Regia di Robert Stevenson vedi scheda film
Un grosso successo della Disney degli anni ’60, che fruttò più di quello che forse si era puntato, ma Stevenson, vecchia volpe della casa, autore di Mary Poppins e non solo, riesce ad entrare in sintonia in maniera discreta e perfetta, facendo uso di una collaudata sceneggiatura e conoscendone i limiti. L’idea di umanizzare una macchina quindi parte dalla Disney e da qui si faranno passi da giganti anche in film interessanti di grandi autori. E’ un idea concreta e paradossale, ma giusta per agire sulla storia in maniera piacevole e che diverte grandi e piccoli, servendosi anche del mondo delle corse, terreno fertile per un gioco di situazioni possibili ad iniziare dalla rivalità, dalle cattiverie e dalle invidie, ma diverte in particolare il personaggio del Maggiolino umanizzato, con tutte le sue caratterialità e sentimenti che ci portano a vederlo in carne e ossa, ma che è importante che rimanga una macchina, ma pensante.
divertente con simpatia
sa il fatto suo e porta a casa il risultato
un attore di scuderia, ma non male
sembra un manichino della Standa degli anni '60
anche fa parte della scuderia, e si ricorda anche nel ruolo del padre in Mary Poppins
non se colpa del doppiaggio, ma arriva poco al risultato comico
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