Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
ho rivalutato di brutto questo film! quando lo vidi anni fa non mi convinse, lo trovai sciatto, opaco e irrisolto...ieri sera l'ho rivisto e ho cambiato sostanzialmente idea...ci sono delle immagini effettivamente pregne di Poesia, c'è tanto coraggio ma anche tanta naturalezza e spontaneità nell'accostare il sacro (la musica di Bach, gli innumerevoli riferimenti alla dottrina cristiana) al profano (lo spaccato sulle borgate: non si era mai visto in Italia prima del 1961 un quadro così scabro, crudo e ultra-realista delle miserie materiali e umane dei nostri compaesani)...straordinaria poi la scena dell'incubo, degna di un Bergman...d'altra parte la costante di questo film è, come nel Maestro di Upsala, lo spettro della Morte...il boom economico pare lontano anni luce: qui siamo in pieno Terzo Mondo...Accattone è un anti-eroe, un "loser" nostrano che non fa nulla per meritarsi una condizione di vita migliore: eppure la pietas universale di Pasolini raccoglie anche le sue lacrime...resto convinto che stilisticamente PPP sia debitore di Rossellini in gran parte e, secondariamente, di Bresson...ma a livello di immaginario e di contenuti, il suo Accattone ha lasciato il segno nella Settima Arte...
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