Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
Ottimo soggetto, bellissima fotografia, apprezzabile la sceneggiatura, buoni momenti di regia, illuminata scelta del cast, fantastica ambientazione e atmosfera, ma purtroppo la pellicola è macchiata da un sesquipedale difetto purtroppo molto diffuso a quel tempo nella cinematografia italiana, ma inaccettabile soprattutto in un film di questo tipo, e cioè il fatto che TUTTI gli attori sono doppiati, come se si trattasse di interpreti stranieri. Franco Citti è doppiato da Paolo Ferrari, attore diventato famoso con gli spot del detersivo Dash in Carosello, Monica Vitti doppia Ascensa, la moglie del protagonista, e via via, udite udite, colmo del ridicolo, anche Adriana Asti, lei stessa doppiatrice, viene doppiata da un'altra voce. Risulta quindi pressoché impossibile valutare la prova degli attori, ridotti al ruolo di mimi, dato che non è loro la voce che lo spettatore ode durante la visione del film, soprattutto in un'opera che dovrebbe fare dell'aderenza alla cruda realtà il vessillo da sventolare con orgoglio. Un grosso peccato.
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