Regia di Folco Quilici vedi scheda film
Scrittore, fotografo, giornalista e documentarista. Tutto questo e' stato Folco Quilici, anche se forse i piu' si dimenticano anche di una carriera da regista cinematografico con ben nove pellicole all'attivo. CACCIATORI DI NAVI e' tratto da un suo omonimo romanzo e si segnala anche come la sua ultima regia cinematografica. Premetto subito che ho visto il film una sola volta, precisamente pochi anni dopo la sua uscita, dunque i ricordi non sono proprio nitidissimi. Nonostante cio' la pellicola mi colpi' molto all'epoca e francamente mi spiace il fatto che non abbia suscitato quell'entusiasmo che avrebbe meritato, scomparendo molto presto dalla circolazione e divenendo del tutto irreperibile. Quilici gira un film d'avventura che ben presto prende la piega di una vera e propria tragedia, con al centro dell'attenzione il tema dell'avidita'. A tratti mi parve di vedere un film di Werner Herzog in versione diciamo un po' "relax", senza dimenticare pero' la tragica avventura in stile IL SALARIO DELLA PAURA. Se nel film di Friedkin quattro disperati erano disposti a guidare due camion carichi di esplosivo su una pista impossibile da percorrere per una lauta ricompensa, qui quattro amici, Phillip (Perry King), Paul (Michael Beck), Sergio (Fabio Testi) e Peter (Yuji Okumoto), sono pronti a trasformare una spensierata vacanza sul Delta del Rio delle Amazzoni, in una sfida mortale e impossibile da vincere, sempre per uno scopo: il denaro. I quattro devono cercare di "catturare" un bastimento fantasma carico di esplosivo e ormai alla deriva, con una notevole somma di denaro in premio promessa da una societa' di assicurazioni. In particolare emerge il personaggio di Paul, un'individuo aggressivo e rancoroso, che inoltre ha perso il suo posto di lavoro poco prima della partenza per quella che si trasformera' in una vacanza tragica. E' proprio Paul quello che insiste maggiormente a improvvisarsi "cacciatori di navi", caccia che per lui ben presto si trasformera' in una vera e propria ossessione mortale. Indimenticabile il finale quando con il rimorchiatore e' sul punto di scontrarsi contro il bastimento carico di esplosivo e Paul quasi ridendo ammette la sua sconfitta. Tra gli interpreti, oltre ai nostri Fabio Testi e Paolo Bonacelli, quest'ultimo nella parte di Andrade, un abitante del posto che fa da guida ai quattro protagonisti, troviamo l'americano Perry King, protagonista di RIPTIDE, una fortunata serie TV degli anni 80', il nippo-americano Yuji Okumoto e Michael Beck, l'indimenticabile Swan dell'altrettanto indimenticabile I GUERRIERI DELLA NOTTE. Attore che dopo il cult diretto Da Walter Hill aveva tutte le carte in regola per divenire una star, ma che si limito' a poche interpretazioni cinematografiche, un po' di lavori televisivi e con due poco onorevoli candidature al Razzie Award all'attivo (o meglio al passivo). Premetto di nuovo che CACCIATORI DI NAVI e' un titolo che dovrei rivedere di nuovo per potergli dare una valutazione piu' completa, resta il fatto che si tratta di una pellicola a mio avviso ingiustamente snobbata e dimenticata. Quanto al suo regista, solo ultimamente mi sono dedicato a riscoprirlo, specie dopo aver visto il programma che conduceva sull'emittente Marco Polo. Piacevolissimo il suo romanzo d'avventura MARE ROSSO, una caccia al tesoro con ingredienti di spionaggio che piacerebbe molto ai fans di Clive Clusser. Veramente affascinante invece RELITTI E TESORI, un saggio che tratta di navi sprofondate negli abissi marini dall'antichita' ai giorni nostri.
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