Regia di Howard Deutch vedi scheda film
Devo ammettere il mio adescamento all'inizio riascoltando “Pretty in pink” degli Psychedelic Furs, brano omonimo da cui prende il titolo in inglese questo film cult o quasi cult della mia generazione.
Il film consacra come attrice protagonista la rossa Molly Ringwald che ha recitato con successo in altre commedie del genere adolescenziale ambientate nelle scuole superiori americane degli anni 80.
La pellicola, leggera ma non superficiale, oltre ad essere un attento ritratto dell'epoca, è tutt'oggi molto apprezzata perché tratta alcuni argomenti che durano nel tempo. Andie, la protagonista, deve infatti affrontare i pregiudizi e la vanità delle persone che la circondano e che si credono migliori di lei solo grazie ai soldi dei loro genitori. L'eterna lotta tra forma e sostanza, tra essere e apparire, l'importanza dello status sociale soprattutto al liceo e il classismo, anche tra ragazzi, sono tematiche che proiettano automaticamente il film del regista Howard Deutch nella contemporaneità.
Oltre all'adorabile Molly, in Bella in Rosa ci sono altri attori che si notano per la loro bravura; il primo è di sicuro Jon Cryer che, con il suo Duckie dà vita ad un sfigato forse un po' sopra le righe ma grazioso; secondo, ma non per importanza, è James Spader, Steff, che anche da giovanissimo affascina ed inquieta con quel suo ghigno un po' malefico. Particolare anche il ruolo di Lona, interpretato da Annie Potts, l'unica amica che ha Andie, quella che sfoggia svariati look nel tentativo di farsi notare.
Bella in Rosa “Pretty in Pink” è nostalgico, splendidamente girato, un film adolescenziale per adolescenti senza tempo.
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