Regia di Armando De Ossorio vedi scheda film
Il terzo episodio della saga dei resuscitati ciechi segna l'inesorabile fine del ciclo. De Ossorio non sembra più in grado di inventarsi una trama plausibile che giustifichi anche lontanamente le imprese dei suoi morti senza occhi. E non è che la trama risulti più o meno credibile rispetto agli altri episodi - lo spettatore sa già che deve aspettarsi qualcosa di non credibile - è che tutto puzza lontano un miglio di pretesto per mostrare le sequenze in cui compaiono i morti senza occhi: la sceneggiatura è impalpabile, i dialoghi risibili, gli interpreti inadeguati e il tutto, più che incutere terrore, induce nello spettatore un senso misto tra pietà e noia. (9 marzo 2008)
Due modelle sono mandate in mezzo al mare con un motoscafo per un misterioso lancio pubblicitario. Purtroppo la loro rotta è incrociata da un antico galeone sul quale viaggiano, comodamente adagiati nei loro sepolcri, gli scheletri di un gruppo di cavalieri templari, morti da secoli, ma che, grazie ad antichi riti orientali che prevedono sacrifici umani, tornano ogni tanto ad un simulacro di vita.
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