Regia di Jack Conway vedi scheda film
Un bookmaker vorrebbe salvare un allevamento di cavalli da corsa, lasciatogli in proprietà da un amico in difficoltà economiche prima di morire; la figlia di quest’ultimo è fidanzata con un ricco uomo d’affari, che sembrerebbe il pollo ideale da spennare. Nonostante la sceneggiatura di Anita Loos, è una commedia con poco brio e uno sviluppo piatto: la si segue con qualche difficoltà, anche perché fa riferimento a un ambiente quasi estinto come quello delle corse ippiche e relativo sottobosco umano. Non ci si diverte mai: al massimo strappa un sorriso la scena in cui Hattie McDaniel dice per scherzo su Clark Gable “se fossi del colore giusto, lo sposerei” (battuta che oggi, peraltro, verrebbe considerata inaccettabile). Comunque c’è un bel parterre attoriale, comprendente Lionel Barrymore ancora in piedi sulle gambe e Walter Pidgeon ingessato ma non antipatico; e naturalmente c’è Jean Harlow, morta a soli 26 anni prima della fine delle riprese, che in alcune scene dovette essere sostituita da una controfigura inquadrata di spalle: una scelta innaturale, che oltretutto rischia di creare confusione con Una Merkel pettinata in modo simile.
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