Regia di John Huston vedi scheda film
L’eroica emozione dei “Dieci comandamenti” è soltanto un ricordo. Huston immerge la Bibbia in un’atmosfera oscura, densa, scolpita a tinte cupe e a tratti inquietanti. La caratterizzazione dei personaggi è spaventevole, gli uomini sono presentati come mostriciattoli dalla pelle dipinta e inclini al male assoluto, tra i quali si distingue soltanto la figura simpatica di Noè (inizialmente la parte fu proposta a Charlie Chaplin, poi interpretata dallo stesso John Huston). Molto drammatico l’arrivo di Abramo tra le rovine della città di Sodoma.
Certo il regista ci crede davvero e pretende dallo spettatore il massimo dell’attenzione: un vero e proprio atto liturgico, assolutamente straordinario ma - proprio per questo - deleterio in termini di popolarità (infatti non raccolse il successo del pubblico e il ciclo della Bibbia si fermò alla "Genesi", accantonando il progetto di un secondo film voluto da Dino de Laurentiis). Gli attori, sprofondati a loro volta in questa specie di brodo primordiale, mimano molto e parlano pochissimo, muovendosi come tartarughe all’interno delle lentissime scene. Abbondano i silenzi, le immagini e le ombre.
Ingiustamente sottovalutato. Girato anche in Italia.
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