Regia di John McTiernan vedi scheda film
E' un horror originale, dalle atmosfere rarefatte e oniriche, e un ritmo apparentemente lento. Non cerca mai il facile effetto, o il mero stupore dello spettatore. In molti punti riesce però ad essere inquietante, specie quando si vedono quei brutti ceffi di teppisti, la cui sola presenza nei dintorni mette a disagio. E' anche indovinato il fatto che si venga a sapere solo a poco a poco chi siano, e comunque non tutto viene poi spiegato. Com'è il caso, ad es. della sequenza nel convento diroccato. In ogni caso è molto ben girata, e quella strana suora è proprio un personaggio ambiguo, nonosante i giusti consigli che dà al protagonista. L'episodio nel suo insieme è, direi, un incubo.
Al di là dei lati horror o fantastici della vicenda, il film pesca secondo me in certe realtà giovanili che iniziavano a diffondersi negli anni '80, che certo non erano il fiore all'occhiello della moderna civiltà: giovani nullafacenti, inclini al vandalismo, ai furti e ai sopprusi, estremamente violenti e vendicativi, dediti alla musica metal e alla birra... Non si può negare che persone così ispirino di per sé sentimenti inquietanti e di minaccia. Due di quelli del film li ho trovati particolarmente sinistri: la donna del gruppo (mamma mia che brutta!) e il tizio coi capelli lunghi che il protagonista getta giù dal belvedere.
Non riesco a trovare degli agganci per l'interpretazione di Film TV: la scienza rappresenta il bene, gli spiriti il male.
E' un film lontano dall'estetica anni '80 e dal tipo di prodotto pensato per il grande pubblico. Ma molto del suo valore risiede proprio in questo.
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