Regia di Pietro Germi vedi scheda film
Grande e personale rielaborazione western della storia recente italiana, con un cast di lusso e una regia all'altezza. 7 CREATIVO
Guardando come di consueto l'America e il suo cinema, Germi firma uno dei titoli fondamentali della prima parte della carriera. La matrice è western, dunque l'intento è per uno spettacolo nazional popolare consapevole, di conseguenza i caratteri e la struttura del racconto non disdegnano i luoghi comuni e la retorica, ma compiono in pieno l'operazione dal punto di vista dell'intrattenimento senza dimenticare un minimo di impegno politico e sociale. Il Sud e Germi continuano ad incontrarsi e grazie ad una solida sceneggiatura (Germi/Pinelli/Tozzi) entriamo emozionalmente in un ritratto d'epoca con tutti gli elementi al posto giusto ed un climax inesorabile. Si è detto dei modelli nobili USA, prima di tutto il duo Ford/Wayne è vero, ma è giusto sottolineare pure la rielaborazione germiana capace di evitare lo stucchevole a favore di un feeling più internazionale, più export nel concepire il cinema nostrano, indice di una consapevolezza dei valori artistici a livello mondiale ormai dimenticata. Notevoli le locations e una Cosetta Greco da sincope...
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