Regia di Roberto Mauri vedi scheda film
Il nome di Roberto Mauri presuppone già che ci troviamo nella serie C del cinema nostrano; questo peplum ormai fuori tempo massimo (il filone mitologico era in forza ormai da un lustro ed era stato sviscerato in ogni modo) non fa che confermare l'intuizione iniziale. Con una sceneggiatura insignificante scritta dallo stesso regista insieme a Edoardo Mulargia e con un cast composto da volti pressochè anonimi (Iloosh Koshabe e Mario Novelli sono i protagonisti, rispettivamente sotto gli pseudonimi di Richard Lloyd e Tony Freeman; in un ruolo laterale c'è anche Anthony Steffen / Antonio De Teffè), Mauri porta a compimento un lavoruccio facile facile, ma le cui scarsissime pretese possono perfino risultare eccessive. Costumi, scene, recitazione sono al di sotto degli standard minimi accettati nel filone, già di loro realmente minimi; l'unica cosa che si può considerare interessante è la trovata di inserire due Maciste, fratelli di sangue oltre che di muscolo, al centro della trama. Per il resto sono solo sbadigli e azione diretta malino. 2/10.
Una perfida regina degli inferi cattura per gelosia una principessa; a salvarla accorrono due nerboruti fratelli, uno dei quali però finisce anch'egli vittima delle violenze della regina malvagia. Ma l'altro non si lascerà scoraggiare.
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