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Alien 2. Sulla Terra

Regia di Sam Cromwell (Ciro Ippolito) vedi scheda film

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La recensione su Alien 2. Sulla Terra

di giurista81
4 stelle

Piccolo sci-fi con forti contaminazioni splatter/horror nato sulla scia di Zombi 2 di Fulci, da cui mutua la furbesca idea di sfruttare il titolo di un grosso successo commerciale hollywodiano per spacciarsi come apocrifo sequel.

Inutile dire che il film ebbe grossi problemi di distribuzione con la 20th Century Fox che fece di tutto per boicottarlo (propose anche di acquistarne i diritti per poterlo distruggere), fino a intavolare, con scarso succeso, lunghe cause giudiziali. Sorte simile l'avranno anche i vari L'Ultimo Squalo, La Casa 3, Terminator 2.

Il soggetto nasce su un'idea di Ciro Ippolito, regista a digiuno di pellicole di genere, che convince i distributori di Zombi 2 a finanziare il progetto. Tuttavia, l'allontanamento dello sceneggiatore Biagio Proietti (che avrebbe anche dovuto girare il film) e la rinuncia di Mario Bava ad assumerne la regia, costringono Ippolito a scrivere e dirigere il film per conto proprio.

Ne esce fuori un filmettino con delle buche di sceneggiatura grandi come voragini, tanto da dare l'idea di essere stato costruito più su un soggetto con annotati i dialoghi. Infatti, poco si sa della creatura aliena (che riesce a stare in incubazione anche all'interno di una pietra) come non si comprende il motivo per il quale siano scomparsi prima gli astronauti e poi l'intera popolazione di una città (mentre invece gli speleologi uccisi vengono mutilati ma restano comunque presenti), per non parlare delle tante sequenze prive di dialoghi e eccessivamente dialate per raggiungere la lunghezza minima garantita per un lungometraggio.

Quanto detto però non deve far pensare di trovarsi al cospetto di una pellicola eccessivamente scadente, come la maggior parte delle pellicole di Bruno Mattei o gli horror di Claudio Fragasso, per intenderci.

Ippolito infatti riesce a girare bene, con delle lunghe carrellate, i momenti di massima tensione e sfrutta al massimo possibile gli artigianali ma efficaci trucchi speciali (realizzati con della trippa). Così si hanno delle scene cult ottimamente realizzate come una testa di uno speleologo che viene tranciata da un "alien cucciolo" e rotola a terra o un'altra che scoppia sotto la spinta di tentacoli alieni che emergono dal tronco della vittima.

Particolarmente efficace tutta la parte in cui i due superstiti fuoriescono dalle grotte e si imbattono in una città deserta.

Il cast artistico è poverissimo e semi-sconosciuto, si riconosce un giovanissimo Michele Soavi, ma viene sfruttato a dovere da Ippolito tanto da non sfigurare più del lecito.

Continua e pressante la colonna sonora strumentale degli Oliver Onions (paiono fare il verso alle musiche di Zombi) che forniscono un angoscioso tema nei momenti di maggior tensione.

In conclusione un filmettino senza pretese che punta tutto sulle location claustrofobiche delle grotte (non a caso Neil Marshall dimostrerà la validità di simili luoghi nel suo The Descent) e sugli artigianali ma truculenti effetti splatter. Su questi ultimi c'è un gustoso aneddoto. Pare che gli effetti siano stati realizzati in uno scantinato di un palazzo e che, a causa del cattivo stato di conservazione della trippa, dei vicini insospettiti dal cattivo odore che aleggiava per le scale avvisarono le forze dell'ordine. La polizia giunta sul luogo decise di arrestare la troupe perché gli agenti si erano convinti che stesse nascondendo un cadavere. Bizzarrie che potevano succedere solo nel cinema Italiano del tempo che fu... Voto: 5.5

Su Sam Cromwell (Ciro Ippolito)

Fa quello che può e, in cambina della regia, riesce anche a salvare il salvabile.

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