Regia di Robert Benton vedi scheda film
Un regista più volte sbeffeggiato dalla critica e sempre con argomentazioni di maniera o fasulle, mi ricordo con Kramer contro Kramer fu messa su una bagarre, anche con odore di antifemminismo, pur di attaccarlo, mentre il film rimane ottimo, sia come storia che come interpretazione. Qui ritorna a lavorare con Hoffman, cambiandogli completamente personaggio e centrando in pieno la specificità del film. Il personaggio base del film è quella del ragazzo Billy e della sua educazione sentimentale, che lo vede crescere in un ambiente a cui sembra essere predestinato, visto le condizioni di vita che la sua generazione poteva vivere nel Bronx. Entriamo nel genere dalla porta di servizio, ma proprio per questo il regista riesce a prendere delle angolature diverse di racconto e, senza troppe spiegazioni inutili, a visitare un tema come quello del gangsterismo in un momento clou della storia americana. Benton ha proprio questa caratteristica di raccontare le storie da certi angoli privati, senza per questo rovinare l’effetto del racconto o minimizzarlo, ma anzi rafforzandolo in maniera efficace. Attraverso il ragazzo si incontrano personaggi veri come Shultz e Luciano, e con lui assistiamo di lato a dei misfatti che ci fanno capire il clima, senza mai esporci nei fatti eclatanti delle loro storie, ma proprio per questo si vivono più vivamente nel loro intimo. Buoni gli interpreti ad iniziare da Hoffman che con tono asciutto interpreta la decadenza di un gangster, c’è poi Loren Dean, che è il vero protagonista della storia e che riesce a dare la delicatezza dovuta e giusta al suo personaggio, Nicole Kidman sta facendo la sua scalata al cinema di qualità con vera puntualità ed eleganza, ed una partecipazione beve, ma incisiva, di Bruce Willis, in ruoli non minori, ma più di contorno ci sono StanleyTucci e Steve Buscemi, efficaci e riconoscibili. Il film è tratto da un racconto di El Doctow, famoso per Ragtime, da cui venne tratto un film sbagliato, che non riconobbe il suo racconto, la scenggiatura è scritta da Tom Stoppard , un grande!.
una storia vista da una prospettiva diversa
bella regia che rispetta le linee del noir in maniera personale
asciutta e determionata interèpretazione
un ragazzo che poteva uscire vincente, ma nel cina ha fatto ben poco dopo questo film
bravura ed eleganza
piccolo ruolo, ma efficace come non mai
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