Regia di Rouben Mamoulian vedi scheda film
Un remake singolare, dato che è la versione musical di Ninotchka con la Garbo di Lubitsch. Sempre in quegli anni ce ne sarà un altro, ma derivato dal film con la Garbo, mettendo la Hepburn al suo posto: La Sottana di Ferro.
Qui non ci sono problemi di remake puro, ma solo una trasposizione diversa, tenendo conto delle regole del musical; un quasi ripescaggio di un regista che da qualche anno non lavorava più, che non fa male il suo lavoro, senza colpi di genio; le genialità viene dai due interpreti principali e dai comprimari, dalle coreografie di Hermes Pan e dalle musiche e canzoni di Cole Porter, una vera goduria per gli occhi e le orecchie. Un musical raffinato ed elegante che affascina, sull'onda lieve dell'ironia (siamo in piena guerra fredda!!).La Charisse è eccezionale e di un fascino unico e Astaire, non tralasciando il suo passato, ormai nella pienissima maturità, avanza con il piede giusto nel presente.
Trama inossidabile sempre e qui sfruttata bene
Regia che segue la traccia forte della scenggiatura con mestiere
Bellissima, fisicamente e come si muove, una bravura che lascia il segno, una classe difficile da trovare nelle ballerine americane, ma lei vien dal classico e la classe non è acqua, comunque anche brava come attrice, non a caso Astaire l'ha sempre ammirata fra le sue partners
Sempre bravo, malgrado il tempo inesorabile ch passa, da incantare nel prefinale la sua incursione nella musica rock
Una delel sue poche incursioni in genere estraneo, ma sempre riconoscibilissimo
Cratterizzazione del russo godibile
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