Regia di Adriano Celentano vedi scheda film
"Yuppi du" opera seconda di Adriano Celentano,
devo dire che a mio parere è strepitoso.
La storia racconta di Felice Della Pietà
che risposatosi con Adelaide
dopo il suicidio della moglie Silvia,
scopre casualmente che non è vero e
che si è trattato di una architettura
della consorte per lasciare
il marito nella miseria e vivere con un altro a Milano,
circondata dai soldi e dal lusso che lei aveva
sempre sempre ambito.
Il Film è prodotto dalla Clan Celentano
con un Budget di più di 1 Miliardo di lire,
è il secondo Lungometraggio come regista dello
ShowMan Adriano Celentano (1° da solo
dopo "Super Rapina a Milano" che era co-diretto
con l'amico Piero Vivarelli anche se non era accreditato),
qui è nelle vesti di produttore-Attore-
Regista-Autore delle musiche e del montaggio
e co-sceneggiatore con Miki del Prete e Alberto Silvestri
(autore storico del "Maurizio Costanzo Show").
Nel lontano 7 Marzo 1975 uscì dopo molti problemi
produttivi dove l'Artista ha rischiato il fallimento,
è che diventò un Cult e fenomeno di quell'anno,
e che fu presentato in concorso al Festival di Cannes
sfiorando la vittoria e vinse il nastro d'argento per la migliore
musica e un premio al "David di Donatello" come migliore
opera prima,ed è rimasto nell'immaginario collettivo dell'epoca.
Il Film si può considerare unico del suo genere per
la sua carica psichedelica e all'avanguardia
per tempi volutamente dilatati,inquadrature splendide,
figurazioni straordinarie e un coinvolgente senso del ritmo
che è in un continuo cambiamento ed anche per la miscela
"molleggiata" che si passa da momenti comici a
drasticamente drammatici con leggerezza.
Durante la visione ti accorgi da subito di trovarti
in un Film creativo dove a partire dall'inizio
quando si svegliano in casa invasi dall'acqua
e in Chiesa durante il matrimonio si focalizzano
già memorabili come le entrare di Scognamillo,
uomo zoppo e Napoleone,sulla sedia a rotelle,
e sceglie di ambientare il tutto in gente povera,
che vive per guadagnare soldi e portare a casa
"la pagnotta",e ci fa entrare nella storia di
Felice Della Pietà in un montaggio non consequenziale
dove si vedono i suoi matrimoni fatti e il suicidio
di Silvia nel fiume.
Infatti come scritto prima si passa dalla Commedia
al drammatico con intensi momenti di Musical,
e si focalizza dei problemi dei poveri,
ma soprattutto dove dice che
i soldi non sono importanti
e il messaggio contro
"I beni Materiali" e la manipolazione
della gente spicca forte che esce nel ruolo di Silvia
interpretata dalla bella e brava Charlotte Rampling.
Un altro personaggio importante è la seconda moglie
Adelaide che ha sposato Felice dopo che era rimasto
vedovo interpretata dalla "effettiva moglie" Claudia
Mori e che gli ha fatto da madre alla piccola Monica,
interpretata dalla figlia Rosita.
E questo rapporto con la figlia riesce anche a
emozionarti soprattutto quando Felice
trova l'indirizzo e va a casa a trovare la
piccola che lo accoglie abbracciandolo.
L'Autore Celentano tocca
qui i suoi temi cari come l'ecologia,
l'evangelico e le "morti bianche",
senza prendersi sul serio e a tempo di
musical molto visionari,ed è condito dalla
coloratissima fotografia di Alfio Contini e un linguaggio
narrativo veloce di invenzioni
espressive geniali come ad esempio
la danza di Celentano con la Rampling seminuda.
Ma non solo anche altre scene memorabili sono
"La Ballata" e la morte dell'amico
scogliamillo durante il lavoro,ed ha il tormentone
dell'amico Nane dove la moglie gli dice che è incinta
in chiesa interpretato da Lino Toffolo,la scena
della violenza che è molto forte e efficace,
mentre Felice gioca con un coltello che dopo
si impianta sulla mano e quella del Bar
della metropolitana con un sacco di gente
e alla fine rimangono lui e un uomo di colore
che chiede "un bianchino" e dopo Lui risponde:
"Un negroni".
Invece per scrivere per il rimontaggio del 2008
non mi è piaciuta come ha montato la scena
del Bar dove vedono Silvia e si accendono le sigarette,
che a mio parere l'ha rovinata colorandola troppo e ci
ha infilato scene di "Joan Lui" e non c'entra con tutto
il resto.
Il Cast è composto oltre al
"direttore d'orchestra" Celentano
e gli altri citati è composta da :
Gino Santercole (Napoleone)-
Memmo Dittongo (Scognamillo)-
Jack La Cayenne-Leona Laviscount-Carla Mancini-
Detto Mariano-Domenico Seren Gay-
Sonia Viviani-Pippo Starnazza e Carla Brait.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
oltre la già citata Fotografia,
le splendide scenografie di Giacinto
Burchiellaro e i costumi di Monica
Mannini,invece come ho detto prima
la musica (tranne una scritta da Santercole),
il magico montaggio e la regia è dell'Artista.
In conclusione sicuramente è il Capolavoro
del Celentano regista,che ancora oggi viene
ricordato come uno dei più riusciti Musical Italiani
per la sua colonna sonora,dove affronta temi
ancora attuali e esce il messaggio che i
"beni materiali" non sono importanti
quando c'è l'Amore,per un finale amaro,
che rende il tutto indimenticabile e memorabile.
Il mio voto: 8,5.
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interessante, ma non ho capito (e non ho fatto ricerche su wikipedia): un'opera seconda premiata come migliore opera prima al david di donatello?
Il primo Film è "Super rapina a MIlano" del 1964,ma nonostante si sia firmato solo Celentano è stata una co-regia di Piero Vivarelli che l'ha aiutato nella realizzazione del Film.
Poi Celentano ha,per questo,considerato "Yuppi Du" come sua prima regia.
grazie
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