Regia di Adriano Celentano vedi scheda film
non avevo mai visto questo film per cui quando è passata su sky la versione restaurata l'ho guardato pur non nutrendo alcuna ammirazione per il Celentano cantante,attore, regista,telepredicatore e tutte le altre attività che ha svolto nella sua lunga carriera.Quello che ho visto forse un po'me lo aspettavo anche:Yuppi du è un opera sconnessa,squinternata ma che ha una regia immaginosa e uno sguardo non banale.E'un susseguirsi di scene e numeri musicali in cui i fatti da narrare sono veramente ridotti intenzionalmente al minimo.E questo concede la possibilità a Celentano di esibirsi in scenette dal vago sapore surreale,di vedere numeri musicali datati ma ancora discretamente sfiziosi e di vedere in embrione tutte quelle tematiche(soprattutto ambientaliste) che il nostro tirerà fuori un paio di decenni più tardi quando si dedicherà proficuamente all'attivita'televisiva telepredicatoria.Certo mi viene tristezza a sentire Yuppi du mentre i Led Zeppelin suonavano Kashmir o Achilles'last stand(che però è dell'anno successivo)ma ci dobbiamo adeguare.Celentano non si smentisce:smorfie,mosse,dimenamenti pelvici e tutto quell'armamentario che decreterà la sua fortuna nel cinema commerciale di qualche anno successivo a questo.Questo film è sicuramente un operazione bizzarra,non fruibile da tutti,discontinua per quanto sgangherata,con la sua aria hippy con il suo bel lustro di ritardo.Non posso dire di averla apprezzata fino in fondo perchè altri sono i miei gusti ma ci sono alcune sequenze che rimangono vivide nei ricordi:la raffigurazione dei milanesi tutti belli grigi alla stazione,la danza di Celentano e della Rampling discinta sulla tomba di lei,la sequenza con le maschere antigas,il finale con lui che si vende la figlia a peso come si fa al mercato.Saranno granelli di sabbia sulla spiaggia ma sicuramente non mi fanno sottovalutare l'ambizione mal celata dietro questa opera....
un po'sacrificata
presenza imponente e importante
fa le prove del suo personaggio per gli anni futuri
il film è sconnesso ma alcune sequenze colpiscono e lo sguardo non è banale...
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