Regia di Henry Levin vedi scheda film
Chiaramente chi lo vede deve mettersi il cuore in pace circa la fedeltà al romanzo di Verne, così come si deve sorvolare sulle ingenuità della trama o di tante scenografie (molto figlie del loro tempo). Tuttavia come si fa non non farsi coinvolgere dall'entusiasmo di una vicenda orchestrata con una leggerezza così "positiva" ed entusiasta?
Con i colori saturi della DeLuxe ed il Cinemascope, si segue un viaggio che inizia da un vulcano islandese e che porterà un anomalo quartetto di protagonisti a contatto con i fenomeni, ed i pericoli, più disparati. Si troveranno a dover combattere uno scienziato invasato, che si ritiene una sorta di "signore del mondo sotterraneo", dovranno vedersela con dinosauri e mostri che ancora abitano il sottosuolo, sino ad arrivare alla mitica città di Atlantide da cui riusciranno a sbucare nei mari italiani, letteralmente eruttati dallo Stromboli.
Senza velleità di valore scientifico, la vicenda appassiona sicuramente. Gli effetti speciali e l'ambientazione sono suggestivi (la foresta di funghi giganti, piuttosto che la scoperta di un oceano conservano ancora oggi un certo impatto visivo). Restano difficili da digerire gli exploit "canterini" di Pat Boone che interrompono drasticamente l'azione o la (poca) tensione della vicenda. Divertenti i battibecchi tra l'ottimo James Mason e la vedova dello scienziato suo "avversario".
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