Regia di Roman Polanski vedi scheda film
Come già sottolineato da molti il progetto di questo film era nutrito da Polanski da parecchi anni (il Mereghetti evidenzia che il ruolo di Capitan Red era pensato per Jack Nicholson). Con una ricostruzione di lusso, che ha previsto l'intera ricostruzione di un galeone, una bella fotografia, costumi sfarzosi, ben in linea con l'ambientazione di quei tempi, una colonna sonora possente, Polanski realizza un film più che godibile, effervescente soprattuto nella prima ora di film. Walter Matthau è eccezionale come sempre: istrionico, prepotente e avido, ma che si conquista subito le simpatie dello spettatore. Un'operazione destinata, purtroppo, ad un fallimento commerciale (e ad una tiepidissima accoglienza della critica) a mio avviso anche per il tentativo di dare respiro ad un genere ormai tramontato, proponendolo con i canoni proprio di un paio di decenni prima (fatta salva qualche volgarità che comunque strappa ampiamente le risate) ed un finale che lascia spazio ad un destino beffardo (praticamente finisce così com'è iniziato) ma vede una sostanziale vittoria di Capitan Red, del quale emerge, ancora una volta, il cinismo: non ci penserà 2 volte ad abbandonare i compagni pirati attorno al galeone che sta affondando.
Un paio di curiosità:
- nell'edizione italiana sono mancano alcune brevi sequenze, le più significative: Capitan Red che impone un truculento gioco agli ufficiali prigionieri sulla spiaggia, un dialogo tra Ranocchio e Maria Dolores, Capitan Red che si riprende l'anello con cui aveva pagato il carpentiere della nave per farsi costruire una nuova gamba di legno, una sequenza in cui Boomako "abbatte" un'enorme serpente (quest'ultima realizzata malissimo, al limite del ridicolo).
- come ben noto, il galeone Nettuno, è ancorato al porto di Genova e visitabile
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