Regia di Robert Stevenson vedi scheda film
Ci sono certi film che non puoi giudicare obiettivamente, perchè sono parte del tuo vissuto, come fossero un ricordo della TUA vita.
"La porta proibita" per me è uno di questi. Non ricordo nemmeno quanti anni avessi la prima volta che l'ho visto: dev'essere stato un primo pomeriggio, su quella che allora era Tele MonteCarlo. Ero solo una bimbetta e sono rimasta affascinata dall'atmosfera cupa e gotica, dalla protagonista (una giovane dalla bellezza insignificante, ma col cuore negli occhi) e da LUI: il burbero, carismatico, intenso e potente Orson Welles. Probabilmente me ne sono pure un po' innamorata. Quale ragazzina romantica non se ne innamorerebbe?? Sentirlo poi recitare in lingua originale, finalmente, è stato ancora più emozionante: ci si ricorda una volta di più che non era solo un genio della regia, ma anche un grande attore.
Solo qualche anno dopo lessi il romanzo di Charlotte Bronte, che rimane uno dei miei preferiti.
E da allora per me Jane ha la faccetta modesta di Joan Fontaine, e Rochester può avere solo il volto da mastino di Orson Welles. Qualsiasi altra trasposizione scadrà inevitabilmente ai miei occhi.
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