Regia di Dario Argento vedi scheda film
Se Tenebre è l'INLAND EMPIRE di Dario Argento, Opera, in un certo senso, risulta essere l'8 1/2 del filmmaker italiano.
Opera è il film più oscuro e maledetto del regista di Inferno; il suo più esorcizzante e cupo. Il più morboso e sismico.
È l'incubo di tutto il suo cinema. La liberazione di tutto il suo cinema.
Il suo lavoro più difficile.
Controcampo di Videodrome. Acrobatico salto temporale che (col)lega l'incipit di Un Chien Andalou all'excipit di Irréversible. Opera è il lungometraggio più barocco e pulsante, più masturbatorio e phenomenale, più convulso e vorticoso del Maestro del brivido.
Opera è terrorismo scopico.
Architettura voyeuristica. Radiografia del torture porn o torture porn dello sguardo. Tour de force sensoriale. Il suo lavoro più metacinematografico e sperimentale, di conseguenza anche il suo film più caleidoscopico e prismatico.
Insomma, quello registicamente più perverso ed aggressivo.
Opera è Gli Uccelli diretto da Gaspar Noè.
Il lungometraggio di Dario Argento più funambolico e cruento, più impazzito e disumano, più scomposto e detonante.
Un altro dato che rende Opera un tassello fondamentale della poetica del filmmaker italiano, è il fatto che il suddetto lavoro risulti essere il più liminale della sua filmografia; il film in cui, tendenzialmente, l'Irreale attende maggiormente, in maniera spasmodica, di entrare nel Reale; in cui l'Irreale tende di più a bussare costantemente alle finestre del Reale; in cui avviene un continuo sfiorarsi tra Reale e Irreale. Insomma, un film-soglia.
E, al contempo, risulta essere un film-soglia anche da un punto di vista, nuovamente, metacinematografico, poiché è come se separasse due periodi filmici differenti di Dario Argento; come se sancisse la fine della "prima parte" della sua filmografia.
Quindi, un punto d'arrivo o, meglio: Opera è il punto di non ritorno di Dario Argento. Un film di rottura. Un mix di tutto il suo cinema o, più precisamente, l'anticamera di tutto il suo cinema.
Il suo film più ambizioso.
Il suo canto del cigno.
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