Regia di Dario Argento vedi scheda film
Giallo discreto
Dario Argento sulle orme di Hitchcock,del quale era ammiratore e seguace,con le dovute differenze e proporzioni,ideò un giallo psicologico all'italiana.I suoi primi lavori , la cosiddetta trilogia degli animali e il più noto"Profondo rosso" furono dei thriller di grande qualità,riusciti ed efficaci,anche se rispetto al maestro,il regista italiano scelse un taglio più violento e cruento. Questo film ha tutte le caratteristiche dei suoi lavori, ma in più ha soprattutto il difetto di una totale inverosimiglianza.L'idea dei corvi che riconoscono e puniscono l'assassino,somiglia molto a quella di "4 mosche di velluto grigio"dove invece l'assassino era impresso nella retina della sua vittima, insomma voli pindarici di una fantasia decisamente effervescente, ma poco legata alla logica e alla razionalità.Ciò premesso però, ci si può comunque divertire di fronte ad un film spettacolare, suggestivo e tecnicamente di alto livello, l'uso della telecamera è raffinatissimo.Dario Argento avrebbe dovuto e potuto perseguire questo filone, in cui era decisamente portato, invece spesso e volentieri ha preferito virare verso il genere "horror"con esiti non sempre positivi.
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