Regia di Eric Rohmer vedi scheda film
Il debutto di un grande regista dell’anima: Eric Rohmer.
Il segno del leone folgorante debutto nel cinema di Eric Rohmer nel 1959. Un pittore di livello non eccelso Pierre(J. Hahn)vive di espedienti e di piccoli prestiti, finché un giorno arriva un telegramma che gli notifica che una zia gli ha lasciato una cospicua eredità, non è vero, perché il lascito andrà ad un suo cugino. Quindi comincia a vagare in una Parigi d’agosto, fa amicizia con un barbone e scivola in una degradazione morale e fisica, però Un piacevole destino è in agguato, li cugino muore in un incidente d’auto e quindi a Pierre spetta l’eredità. Trattasi del primo Rohmer, non quello indagatore dei sentimenti femminili, bensì quello minimalista a tratti visibilmente neorealista. Pierre il protagonista non suscita simpatia ne empatia e’ un miserabile sfacciato, che non nasconde la sua personalità. La pellicola è tutta incentrata su di lui, sullo sfondo delle strade di Parigi, riprese di giorno e di notte. Una Parigi deserta, ripugnante e misera, come misero e’ il protagonista. Ricorda a tratti questo film i noir hard boiled del cinema americano anno ‘40.Non è una commedia, anche se il finale ha un risvolto positivo per il nostro protagonista.Le cose più interessanti del film sono i silenzi e le riprese di Pierre, che viene seguito dalla mdp nel suo tormentato ed affaticato vagabondaggio.
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