Regia di Eric Rohmer vedi scheda film
Il destino e la sua mano pesantissima, che cala implacabile sulla frastornata testa di Pierre, generando in lui un'alternanza di stati mentali completamente opposti, dall'euforia all'incredulità e ritorno. Parabola efficace, ma non particolarmente vivace, piuttosto suggestiva, quella con cui esordisce Rohmer, entrando di diritto nel novero degli autori della Nouvelle Vague. Malinconia a fiotti nelle sequenze vagabonde per la desolata Parigi estiva.
Pierre è un pittore dilettante e malridotto; gli arriva la notizia di una cospicua eredità e comincia a contrarre debiti per festeggiare. Ma l'eredità finisce al cugino: sciagura per Pierre, che si aggira meditabondo ed incredulo per una Parigi assolata e desolata. Colpo di scena finale.
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