Regia di Eric Rohmer vedi scheda film
E'il film d'esordio di uno dei miei registi preferiti,Rohmer.Ed è parecchio diverso da quello che fara'nella sua filmografia che si estende,fortunatamente per noi fino al giorno d'oggi.Lo stile qui è molto diretto,i dialoghi non sono cosi'fitti come nella quasi totalita'dei suoi film ma si assiste impotenti al girovagare di questo omone in una Parigi estiva fatta di lungofiume,locali strapieni di gente e un andirivieni costante sui viali assolati e accalorati dall'afa estiva.Ha sfiorato un'eredita'consistente,ha dato una festa spendendo e facendo debiti per poi venire a scoprire che è andata al cugino.E lui imbocca il sentiero dell'autoannullamento alla ricerca di chi lo sostenga economicamente (ricerca vana)fino a imbattersi in un gruppo di clochards e a fraternizzare con uno di loro.Oltre al disfacimento morale di quest'uomo impressiona anche il progressivo disfacimento delle sue apparenze:diventa sempre piu'sporco,trasandato,con la barba lunga,i capelli unti e patisce la fame che gli fa vedere tutto da un altra prospettiva.Ma un capriccio del destino(l'incidente mortale al cugino)e il destino ha sempre importanza fondamentale nei film di Rohmer,lo riporta a possedere quell'eredita' e ,soprattutto viene trovato per dargli la notizia.....Una Parigi distaccata e dall'apparenza inospitale avvolge nelle sue spire crudeli e assolate il musicista errabondo che cerca di scandagliare la memoria per trovare qualcuno che lo aiuti e si ricordi di lui....gia',il ricordo....
breve apparizione
breve parte
non male
convince per aderenza al personaggio
esordio sotto l'egida della Nouvelle Vague
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