Regia di Edgar G. Ulmer vedi scheda film
Il protagonista cammina svilito lungo una strada notturna, affoga la sua delusione in un caffè, mentre un jukebox agita e riemerge ricordi nostalgici che ci trasportano in un lungo flashback. È un talentuoso pianista di pianobar, sin troppo umile, che vede sconvolgere i piani di semplice e serena vita coniugale con la sua donna, poichè lei è ambiziosa, desiderosa di partire alla volta di Hollywood in cerca di opportunità come attrice. Tom Neal è un prototipo abitudinario, conservatore, che odia il denaro ed è poco propenso all'avventura, e per ritrovare la sua amata con l'immutato intento di sposarla immediatamente, squattrinato, parte per Los Angeles facendo l'autostop. Lungo la strada s'imbatterà in incontri con gente irregolare ed eventi imprevisti che metteranno a dura prova la sua ingenuità e inesperienza. Un allibratore truffatore gli muore accanto, sul sedile passeggero, inspiegabilmente. Il panico sopraggiunge. S'impossessa dell'auto e dei suoi documenti lasciandolo in un fosso. Una donna gli monta a sua volta in autostop, ed evincendo la morte dell'uomo sulla cui auto era già salita, comincia ad assalirlo, minacciandolo di denunciarlo per obbligargli a vendere l'auto in cambio di denaro. Lo insulta rinfacciandogli di essere stupido, poco avvezzo al rischio e, in un momento di tensione tra i due, la situazione precipita. La furia scriteriata di lei unita alla dabbenaggine di lui la ucciderà accidentalmente, strangolandola al collo con un lungo cavo di telefono. Per ironia della sorte, a cui il nostro tanto rinfacciava le oscure trame della vita, diviene un assassino, e privato della sua identià e del suo semplice avvenire, con il suo monologo interiore che ci accompagna per tutto il film, ci porta fuori dal flashback per salire afflitto e perduto a bordo di una volante della polizia, intimandoci di quanto il destino possa imprevedibilmente distruggerci la vita. Parabola di ideologia sociale progressista, in cui una persona semplice viene tratteggiata come un impedito poco incline alla modernità e ad una vita appagante e di successo, sull'orlo del precipizio quando la realtà esce dai binari e scivola nell'imprevisto, e che maledirà sommessamente il destino, un tipico atteggiamento da perdente.
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