Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film
Notevole questo film di Kieslowski, il quale era convinto che le nostre vite fossero governate unicamente dal caso e fossero quindi senza senso. Con questa visione dell'esistenza, non rimane che l'urlo di orrore e disperazione del protagonista dei primissimi minuti del film. Ciascuno dei tre destini che il protagonista vive sono tra l'altro dei completi fallimenti. Lo scagnozzo di partito cede a compromessi sempre più pesanti e finisce per mandare a monte la sua vita sentimentale; il neo-battezzato e impegnato in un movimento cattolico – ma ingenuo e superficiale - si sente dire da un'atea che non dovrebbe andare a letto con lei, che tra l'altro è anche sposata; infine il medico affermato e con una bella famiglia va incontro ad un destino inatteso e crudele.
Alla riuscita del film contribuisce non poco la musica, lirica e triste. E' un'opera particolare, con uno stile a cui non siamo abituati, che però sa cogliere molto bene sentimenti, atteggiamenti, e momenti della vita. E' un film disperato ma non cinico, perché il regista non prende alla leggera il dramma del suo protagonista, ma lo compatisce e sembra soffrire con lui. Spero proprio che Kieslowski non sia morto nella disperazione che comunica questo film.
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