Regia di Luc Besson vedi scheda film
Una ragazza sbandata viene beccata durante una rapina con annessa strage ed incarcerata. Alla sbarra prenderà l’ergastolo, ma le sue clamorose capacità da guerrigliera suggeriranno al governo francese di farne una macchina da guerra, cancellandone la vera identità.
Ritratto di un personaggio memorabile che rivela il talento di Luc Besson nel realizzare film di grandissima tensione e straordinario appeal. Film di spionaggio godibile che ai toni intensi della parte action associa uno splendido contraltare che risiede nella matrice emotiva della protagonista, specie quando, nella seconda (e più arrancante) parte del film, prova a vivere una realtà normale. Nikita è una professionista quasi creata in laboratorio, che regge sempre meno la freddezza del rispettare il suo ruolo, cedendo man mano all’emotività intrinseca alla ragazza ribelle ma in fondo non tagliata per la vita da killer. Non si può dire lo stesso dell’indefesso Vincent l’eliminatore, un Jean Reno che pone le basi per il magnifico Leon di quattro anni dopo. Anne Parillaud è a tratti sublime, nel suo mix folgorante di eros e tanathos.
Il film si lascia apprezzare per le equilibrate scene di azione, in cui Besson si rivelerà un maestro.
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