Regia di Luc Besson vedi scheda film
Stranamente chi non ama, in generale, il cinema francese, apprezza però film come questi (dall'impressionante vuoto pneumatico), perché? In una dozzina d'anni molti transalpini dediti alla settima arte hanno optato per una confezione patinata ed uno svolgimento prettamente hollywoodiani conseguendo indubbi successi: incassi, riacquisita notorietà, freschezza di proposte, remake d'oltreoceano, ecc. Senza voler passare per un conservatore, un retrivo poco aperto di mente (forse lo sono), uno rimasto ancorato a Truffaut, Godard, Resnais - e qualcuno potrebbe acutamente aggiungere che la storia si ripete sempre poiché anche loro sono succeduti ai vari Renoir, Clair, Carné, Clouzot, e così via, generando scompigli, disagi, critiche e disapprovazioni di vario genere - non posso esimermi dall'ammettere tutti i miei limiti: pellicole simili non le digerisco. Perdono quasi in toto l'impronta d'oltralpe (ed europea) scadendo in squallide imitazioni americane. Che lo stile, in un impossibile riscatto, tenti di recuperare una sciovinistica particolarità mi fa uno strano effetto e lo reputo un effetto accessorio trascurabile. Rinnovarsi senza perdersi, e senza smarrire, soprattutto, il lato contenutistico (caratteristica che ha accompagnato da sempre il cinema mitteleuropeo) dovrebbe essere il primo insegnamento da cogliere. Spavalderia e sbruffonaggine non si confanno a chi ancora non ha colto la sottile differenza tra apparenza (intuibile scialacquio di dissennati virtuosismi) e sostanza (pellicola senza succo, a strizzarla non ne uscirebbe una goccia). La padronanza del mezzo ci sarebbe...
Non m'è piaciuto nessuno dei suoi film. Si tratta solo di semplice idiosincrasia?
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