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Nikita

Regia di Luc Besson vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Nikita

di gold0763
8 stelle

Un classico degli action movie europei, d'impostazione americana ma con tratti tipicamente europei, con una grande Anne Parillaud ed una storia molto interessante. Funziona eccome se funziona.

Quello che abbiamo in mano è uno dei capisaldi dei film d'azione europei novantiani, ovviamente ad opera di un regista che in quel periodo era in forma smagliante ovvero Luc Besson. La particolarità di questo film è che si vede che ha un'impostazione spiccatamente internazionale, ma allo stesso tempo il tatto europeo tipico francese, però per dirvi il prologo iniziale è secondo me un esempio di come Besson abbia sfruttato l'impostazione tipicamente americana in una Parigi oscurissima, di notte, con una fotografia davvero dark in cui questo gruppetto di teppisti arriva in questa farmacia, di cui uno dei ragazzi è figlio del titolare della farmacia stessa, per rubare della droga. Una scena micidiale, musica di sottofondo di pura tensione e via di sparatoria tra loro, il titolare e padre di uno dei ragazzi della farmacia e la polizia francese in una carneficina praticamente dove l'ultima rimasta è proprio la protagonista cioè Nikita, una criminale tossicodipendente che è talmente distrutta dalla droga che indossa delle cuffie e nemmeno si accorge di ciò che le è successo attorno. Un poliziotto l'approccia, leva le cuffie, ma lei evidentemente sotto effetto pesante di acidi punta la rivoltella (lasciata per terra durante la sparatoria) al collo dell'uomo che poi viene ucciso a sangue freddo da Nikita, che verrà poi arrestata e portata a processo.

Ed è così che inizia il film, quello che vediamo di Nikita durante il prologo ed il suo processo è un distillato di follia, droghe e crudeltà, una ragazza che non si fa scrupoli ad aggredire il prossimo ed a minacciare l'incolumità di chi le sta attorno. Chiunque è in pericolo, e perciò viene condannata all'ergastolo ed al regime di massima sicurezza dove le viene iniettato un liquido che la porta ad addormentarsi, ma che in realtà si rivela essere un pretesto del governo francese nel giustificare una finta morte della ragazza dato che dopo il suo risveglio si presenta Bob, un agente che le dà un'opportunità per poter lavorare nei servizi segreti francesi per ripulirsi e ripagare l'uccisione del poliziotto ma a costo, in realtà, di prendersi la vita di Nikita che invana successivamente dopo la rieducazione proverà ad avere una vita normale nel mentre viene usata dal governo per le loro missioni. La ragazza all'inizio è riluttante, aggredisce l'agente provando a scappare ma poi dopo aver fallito accetta l'incarico e da qui l'inizio dell'addestramento e tutte le peripezie che la porteranno a diventare una hitman perfetta, con il picco massimo che si ha nella famosa sparatoria del ristorante ovvero la sua prima vera missione da hitman con una Desert Eagle e due soli caricatori a disposizione che ha dell'azione frenetica e di altissimo livello il suo punto di forza, una scena storica.

Finisce qui, però, la parte migliore del film. Si, credo che tutto ciò che va dal prologo alla famosa sparatoria al ristorante sia la parte più bella del film, intensa di azione, thriller e momenti di disperazione. La seconda parte resta ottima, ma secondo me perde qualcosina rispetto alla prima, Nikita è libera dopo la sua prima grande missione da assassina e dopo l'intenso addestramento che l'ha ripulita. Lei è si diventata una ragazza sobria, solare ed anche molto bambinesca in certi frangenti, ma è anche diventata una macchina da guerra, una killer spietata che però ormai ha perso quella cattiveria che aveva all'inizio del film, lei adesso quando uccide sta male e viene utilizzata dal governo e da Bob (che prova in realtà amore verso di lei) per i loro sporchi giochetti. In tutto ciò lei si fidanza con un cassiere conosciuto ad un supermercato mentre lei faceva la spesa, Marco, e quindi da qui parte tutto il lato romantico tipicamente europeo della storia, dove lei cerca di nascondere la sua vera identità di hitman al ragazzo e quindi come ad esempio a Venezia in cui lei e Marco sono in viaggio (biglietti regalati da Bob) ma viene incaricata proprio lì in una missione in cui deve uccidere una donna per conto del governo, e si vede la sofferenza che ha la ragazza nel dover fare ciò nascondendo tutto perdipiù mentre Marco chiede cosa sta succedendo nel bagno.

Per cui credo che l'evoluzione del suo personaggio sia fantastica, e quindi non è un semplice film d'azione in cui tutto esplode, c'è tanta psicologia di fondo e Besson la mette in risalto. Poi sappiamo, nella parte finale avremo anche Jean Reno nella parte di Victor l'eliminatore che sarà cruciale per il finale stesso, che lascio a voi la visione poiché ho già raccontato abbastanza. Però ripeto, ritengo comunque questa seconda parte leggermente inferiore alla prima, in cui ho amato l'addestramento ed il comportamento tipicamente teppista di Nikita (regala ratti ai dipendenti su, questo è abbastanza per amare il personaggio per me) per non parlare della sparatoria al ristorante.

Gli attori tutti assolutamente bravi nella loro parte, un Anne Parillaud in grande spolvero che magari a volte può risultare sopra le righe ma riesce comunque ad interpretare bene tutte le sfumature del personaggio, dalla ragazza crudele e drogata di inizio film alla teppista dell'addestramento alla nuova Nikita tanto buona tanto letale quanto usata dal governo per i loro affari. Ottimi anche Jean-Huges Anglade e Tchéky Karyo nelle parti rispettivamente di Marco e Bob, che danno risalto al "triangolo" amoroso che c'è. Poi Jean Reno nel ruolo di Victor che sarà un preludio ad un altro dei grandi film di Besson ovvero Léon (1994), ed infine una bravissima Jeanne Moreau nel ruolo di Amande colei che farà riscoprire la femminilità di Nikita.

Musiche ottime di Éric Serra che danno risalto alle scene cardine del film, sia di azione, sia romantiche sia di thriller del film. Ottima la fotografia, specialmente all'inizio del film con Parigi che sembra Gotham, ottimo il montaggio e Besson dietro la macchina da presa fa vedere di che pasta è fatto. Gran bel film.

8,5/10

 
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