Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
"Guarda Franco: un letto da fachiri!" "Da facchini? C'è da fare fatica..." "No, fachiri! Per dormirci bisogna essere indù" "E noi quanti siamo?". Che ne sarebbe stato di Franco e Ciccio se avessero scelto copioni un po' più elaborati (leggasi: dignitosi) ed avessero preferito la qualità, anche senza esagerare, alla quantità? C'è un'atmosfera di pressappochismo tutt'attorno questo film, come uno spesso strato di nylon che gli impedisce di muoversi correttamente, di rivelarsi in ciò che potrebbe nasconderci: e invece no, in realtà ci sono solo facili battutine e situazioni prevedibili, verso lo scontato lieto fine. Peccato, perchè la trama (sceneggiatura del regista, dell'esperto del genere Sollazzo e del grande Metz: un bel tris) non è poi così dozzinale come tanti altri lavoretti del duo siciliano; per meglio comprendere l'entità del problema, si consideri lo scambio di battute sugli indù fachiri di cui sopra: apprezzabile, ma ci troviamo in un covo di cinesi.
Franco e Ciccio sono scambiati per spie americane; russi e cinesi si precipitano ad eliminarli, ma i due combinano tanti guai da uscire indenni e sconfiggere tutti i loro attentatori.
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