Regia di Jim McBride vedi scheda film
Vita, opere e amori di Jerry Lee Lewis, che fra 1956 e 1958 arriva a contendere a Elvis lo scettro di re del rock ma poi, trovandosi in Inghilterra per la tournée destinata a lanciarlo definitivamente, viene travolto dallo scandalo conseguente alla rivelazione pubblica del suo matrimonio con una lontana cugina tredicenne (la terza di sette mogli, nella realtà). Devo ancora vedere un biopic musicale che non si limiti a ricalcare scolasticamente “il consueto schema di ascesa e caduta” (Mereghetti) accumulando tutti i luoghi comuni previsti dal manuale. Questo, che ai suoi tempi ha avuto una certa notorietà, sta invecchiando maluccio: si affida alla travolgente colonna sonora e al gigionismo di un protagonista megalomane (e francamente antipatico), ma la sceneggiatura è debole e il clima dell’epoca viene reso solo attraverso minimi inserti sulla paura della guerra nucleare e sulle tensioni razziali. Offre solo la curiosità di vedere Dennis Quaid ossigenato, Winona Ryder adolescente e Alec Baldwin magro.
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