La recensione su Che ho fatto io per meritare questo?

di bradipo68

8 stelle

Anche questo film fa parte di tutte quelle opere "giovanili" di Almodovar recuperate dopo l'incredibile successo internazionale di Donne sull'orlo di una crisi di nervi.Ma questo film è diverso dagli altri.E'molto più cattivo nelle notazioni antiborghesi,è distillato di vetriolo ad alta gradazione,pur essendo cinematograficamente sgangherato come tante altre sue opere(forse qui la vicenda trattata è appena più lineare) quello che colpisce è quell'alone plumbeo e disperato che racchiude la protagonista Gloria(una Carmen Maura strepitosa) e quella parte di Madrid ridotta a un triste quartiere dormitorio.I figli di Gloria stanno andando tutti incontro alle spine dell'età adulta mentre lei durante una discussione uccide con un osso di prosciutto Antonio,il marito.E riesce a farla franca così come succederà più di venti anni dopo in uno dei capolavori almodovariani,quel Volver sublime esempio stilistico in cui si riusciva a fare a meno della figura maschile in famiglia.Citazione consapevole?Credo proprio di si.La carnosa Penelope Cruz di

Volver è la diretta discendente della Carmen Maura di questo film,donna vessata da tutti e con pochissime valvole di sfogo.L'esito tragico del suo matrimonio sembra quasi un qualcosa di naturale.La violenza genera solo violenza.Come in altri film di Almodovar i personaggi marginali sono quelli che colorano il tutto ma non riescono a scacciare via l'aura di negatività che pervade questo film.I segreti di famiglia esplodono,le cose di cui magari ci si dovrebbe anche vergognare sono sbandierate ai quattro venti in nome di una libertà espressiva che nel cinema ha pochi eguali.Ma qui c'è quel retrogusto amaro che lo distingue dagli altri film del regista spagnolo ricordati solo per la stravaganza di costumi e relazioni.Qui c'è anche dell'altro,c'è un inquietudine profonda raramente venuta fuori così chiaramente nel cinema del buon Pedro,maestro nel far notare quanto è strana la normalità che stiamo vivendo....