Il mancato fidanzamento fra il ricco Paul e l'estrosa intellettuale Helen provoca la rottura dei rapporti fra le due famiglie. Il giovane e squattrinato Leonard fa la conoscenza di Helen e di sua sorella maggiore, Margaret. Svaniti col tempo i motivi di attrito, la madre di Paul diviene molto amica di Margaret, tanto che, in punto di morte, affida a un biglietto la volontà di lasciarle Casa Howard, un cottage di sua proprietà. Molti altri drammatici avvenimenti si susseguono, finché Casa Howard ospiterà Margaret, ormai divisa dal marito, che assiste sua sorella Helen e il bambino di lei, avuto da Leonard. Terzo film di James Ivory tratto dai romanzi di Forster, dopo Camera con vista e Maurice, sempre con la sceneggiatura di Ruth Prawer Jhabvala. Ancora una perfetta ricostruzione d'ambiente e d'atmosfera, ancora una lucida (e spietata) analisi dei sentimenti nel contrasto di classi sociali, di concezioni etiche e di cultura: sotto le rigide regole di un formalismo rigoroso, ribollono veleni e lacerazioni profonde. Al solito, Ivory guida tutti i propri attori a interpretazioni di rara esattezza e intensità, dove non è possibile individuare punti deboli.
Un incanto per quasi 3/4 poi tutto si appesantisce con la complicità di Jhabvala, Ivory e... Forster. Thompson sugli scudi ma a giganteggiare è una Redgrave divina: peccato "muoia" troppo presto, tra l'altro in una sequenza che marca uno degli apici creativi del regista britannico. Finale lezioso a sigillo del capolavoro mancato per un'incollatura.
Sotto la patina di elegante e raffinato formalismo, Casa Howard cela una potentissima e a tratti feroce disamina dei conflitti tra classi sociali, su come essi possano condizionare i legami sentimentali, talvolta infrangendoli o mettendoli in crisi. James Ivory al suo meglio, ben servito da una sceneggiatura solidissima e da attori magistrali. 8,5
Tristissimo, e lo possiamo dire senza gridare allo scandalo: un film inutile.
Voto 5, ma solo per il cast e l'ambientazione inglese che nel cinema guadagna sempre un punto a prescindere.
"Quando una casa di produzione cinematografica desidera vincere un Oscar, deve solo ambientare il film tra la nobiltà inglese di un secolo fa. La quale, non avendo nulla da fare, riempiva le giornate con seghe mentali sull'amore e sul senso della vita. In pratica: dei fancazzisti!".
Voto: boh.
Grande film drammatico sulla borghesia inglese e sui conflitti di classe che ne vengono fuori. Interpretazioni di grande carica emotiva e grandi ambientazioni rendono il film uno dei migliori del regista.
un film romantico, impeoso e travolgente. strepitosa Helena Bonham Carter.. fantastica l'evoluzione dei fatti che indirettamente riportail tutto al "volere" iniziale.
Probabilmente il capolavoro di James Ivory, raffinato ma un pò discontinuo regista di film in costume e adattamenti da opere letterarie (fra i suoi autori preferiti, Henry James ed Edward Morgan Forster, di cui questo era il terzo adattamento in pochi anni firmato da Ivory). Il romanzo di Forster "Howard's End" è considerato un capolavoro dalla critica letteraria e presenta una complessa… leggi tutto
Ai tempi dell'Università, un amico anarchico mi disse. "Quando una casa di produzione cinematografica desidera vincere un Oscar, deve solo ambientare il film tra la nobiltà inglese di un secolo fa. La quale, non avendo nulla da fare, riempiva le giornate con seghe mentali sull'amore e sul senso della vita. In pratica: dei fancazzisti!".
Forse la visione del mio amico era… leggi tutto
l'hanno fatto ieri sera su La7 d non mi è piaciuto per niente prima è vero che è noioso poi è troppo lungo finiva a mezzanotte Poi dopo non si capisce nel capo non si capisce niente Solo che una ricca a una amica Io vuole lasciare come testamento la sua casa .la figlia non gli sta bene Poi lei si sposa con uno .dopo mi è piaciuto per niente la serie TV… leggi tutto
L'eleganza e la raffinatezza di produzioni cinematografiche dalla ricercatezza storica, culturale; film che ricostruiscono usi, costumi, ambientazioni e forme di linguaggio. Opere che costituiscono e diffondono…
Ecco un film che manco di vedere dal 1991, anno della sua uscita, ma non per averlo scansato; semplicemente non mi era mai capitata l'occasione. Ben ne conoscevo il titolo, però, la fama che lo circonda, le molte repliche e il suo regista.
Ebbene, devo dire che questa pellicola mi ha convinto, e non credo goda di una fama gratuita. James Ivory riesce nell'impresa di coniugare la cura…
l'hanno fatto ieri sera su La7 d non mi è piaciuto per niente prima è vero che è noioso poi è troppo lungo finiva a mezzanotte Poi dopo non si capisce nel capo non si capisce niente Solo che una ricca a una amica Io vuole lasciare come testamento la sua casa .la figlia non gli sta bene Poi lei si sposa con uno .dopo mi è piaciuto per niente la serie TV…
Ai tempi dell'Università, un amico anarchico mi disse. "Quando una casa di produzione cinematografica desidera vincere un Oscar, deve solo ambientare il film tra la nobiltà inglese di un secolo fa. La quale, non avendo nulla da fare, riempiva le giornate con seghe mentali sull'amore e sul senso della vita. In pratica: dei fancazzisti!".
Forse la visione del mio amico era…
Ciao a tutti! Come al solito inserisco la playlist delle mie visioni. Questa volta i titoli sono veramente tanti e per tutti i gusti...
Oltre ai Film, elenco anche le Serie TV concluse:
The New Pope;…
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Commenti (8) vedi tutti
Un incanto per quasi 3/4 poi tutto si appesantisce con la complicità di Jhabvala, Ivory e... Forster. Thompson sugli scudi ma a giganteggiare è una Redgrave divina: peccato "muoia" troppo presto, tra l'altro in una sequenza che marca uno degli apici creativi del regista britannico. Finale lezioso a sigillo del capolavoro mancato per un'incollatura.
commento di Inside manJames Ivory al suo meglio: forma e contenuto abbracciati e complementari in un buon risultato.
leggi la recensione completa di BalivernaSotto la patina di elegante e raffinato formalismo, Casa Howard cela una potentissima e a tratti feroce disamina dei conflitti tra classi sociali, su come essi possano condizionare i legami sentimentali, talvolta infrangendoli o mettendoli in crisi. James Ivory al suo meglio, ben servito da una sceneggiatura solidissima e da attori magistrali. 8,5
commento di rickdeckardTristissimo, e lo possiamo dire senza gridare allo scandalo: un film inutile. Voto 5, ma solo per il cast e l'ambientazione inglese che nel cinema guadagna sempre un punto a prescindere.
commento di Gnaulz"Quando una casa di produzione cinematografica desidera vincere un Oscar, deve solo ambientare il film tra la nobiltà inglese di un secolo fa. La quale, non avendo nulla da fare, riempiva le giornate con seghe mentali sull'amore e sul senso della vita. In pratica: dei fancazzisti!". Voto: boh.
leggi la recensione completa di andenkoGrande film drammatico sulla borghesia inglese e sui conflitti di classe che ne vengono fuori. Interpretazioni di grande carica emotiva e grandi ambientazioni rendono il film uno dei migliori del regista.
commento di IGLIun film romantico, impeoso e travolgente. strepitosa Helena Bonham Carter.. fantastica l'evoluzione dei fatti che indirettamente riportail tutto al "volere" iniziale.
commento di columbiatristarTalmente noioso che non sono riuscito ad arrivere alla fine. Prevedibile e patetico, lento come una malattia.
commento di cimo.antonio