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Robin Hood

Regia di Wolfgang Reitherman vedi scheda film

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La recensione su Robin Hood

di maso
8 stelle

Il "Robin Hood" della Disney ha il pregio di essere forse il film più divertente prodotto dalla storica casa statunitense, la scelta azzeccata degli animali per caratterizzare i personaggi valorizza gli aspetti umorali e caratteriali di ognuno di loro: Robin Hood è astuto come una volpe e Lady Marian è una volpina mica da ridere, Little John è un orso grande e grosso parecchio sveglio e piuttosto paraculo al contrario dell'onorevole sceriffo di Nottingham che è un lupo dalla stazza notevole ma subdolo e furbo solo in apparenza, Giovanni re fasullo d'Inghilterra è infantile e mammone e non da mai ascolto al suo petulante vassallo sir Bis che è un serpente estremamente fastidioso ma di sicuro più saggio di lui tanto che l'indifferenza del Re ai suoi oculati consigli lo porta sovente ad essere turlupinato da Robin Hood e la sua banda. 

Il gallo menestrello racconta la leggenda dell'arcere che rubava ai ricchi per dare ai poveri intonando la sua ballata, l'impianto narrativo consegna allo spettatore risate a profusione fin dalla prima rapina al carro reale passando per il torneo della freccia d'oro e l'assalto finale al castello per liberare Fra' Tuck il tasso e i poveri abitanti di Nottingham dissanguati dalle tasse;

eppure la sceneggiatura è proprio il tallone di Achille di questo film, in particolar modo il finale è a mio avviso inqualificabile perchè dalla fuga di Robin Hood si passa automaticamente al suo matrimonio con sullo sfondo Re Giovanni e i suoi seguaci ai lavori forzati, non ci viene fornita la rappresentazione del ribaltone sul trono a seguito del ritorno di Re Riccardo e si avverte chiaramente un passaggio mancante che ha lasciato una voragine nella storia, per quanto ne so pare che Robin Hood venisse ferito gravemente dopo la rocambolesca fuga dal castello di Re Giovanni, esistono delle bozze di questa sequenza mai realizzata perchè ritenuta troppo cupa all'interno di un film dai toni comunque scanzonati e si optò quindi per questo brusco passaggio che risolve la storia in maniera troppo repentina.

 

 

 

 

 

La sequenza eliminata in alcuni schizzi dello storyboard che fa intuire ciò che avveniva in essa, Marian che veglia su Robin ferito viene sorpresa da Giovanni e Bis fino all'arrivo di Re Riccardo.

 

Un'altro difetto, se così si può chiamare, è che in Robin Hood sono state riutilizzate tantissime tavole di film precedenti della Disney: se osservate bene il ballo di Lady Marian durante il brano derisorio dedicato a Re Giovanni noterete come sia ricalcato su quello di "Biancaneve e i sette nani" così come quello fra Little John e Lady Cocca sul boogie fra l'orso Baloo e re Luigi ne "Il libro della giungla", ce ne sono anche altre ma non reputo questo aspetto del film un difetto, forse i realizzatori hanno semplicemente pensato che quelle sequenze fossero funzionali a questo film e effettivamente lo sono anche perchè le canzoni che le accompagnano sono fra le migliori mai sentite in un film della Disney così come l'adattamento in italiano fluido ed orecchiabile:

O-de-lally è diventato un classico utilizzato anche dai tifosi juventini in un coro da stadio, Not in Nottingham incornicia il giorno di pioggia che si è abbattuto sulle finanze dei poveri abitanti della città, Giovanni re fasullo d'Inghilterra che come sottolineato dall'onorevole sceriffo di Nottingham "E' un gran successo e tutta la città la sta cantando", e poi Love che in originale era cantata da Nancy Adams, una canzone dal titolo eloquente che accompagna l'amore ritrovato fra Robin e Marian a passeggio nella foresta di Sherwood, anche qui la traduzione in italiano è perfetta e come negli altri brani non intacca la metrica della canzone.

I difetti elencati quindi sono spazzati via dalla freschezza dei disegni e il ritmo vetiginoso di un film datato 1973, il che è tutto dire, i dialoghi sono spassosissimi, devastante quello fra lo sceriffo e i suoi scagnozzi avvoltoi Crucco e Tonto che non ha messo la sicura alla vecchia Betsy, fantastiche trovate per i travestimenti di Robin che simula un becco con un calzino di lana e si presenta alla gara di tiro con l'arco conciato come una cicogna dai lunghi trampoli.

Il personaggio è stato impersonato negli anni da attori mitici come Errol Flynn, Sean Connery, Kevin Costner, Russel Crowe ma la volpe proposta dalla Disney resta una delle raffigurazioni più amate dal grande pubblico dell'arcere ladro e gentiluomo che non sembra tramontare mai sul grande schermo, peccato per la pigrizia in fase di scrittura che avrebbe reso perfetto un film bellissimo ricco di azione, humor e romanticismo.

 

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