Regia di Fernando di Leo vedi scheda film
Di Leo, dopo aver contribuito alla nascita del (florido e molto redditizio) filone del poliziesco all'italiana con la trilogia del milieu (Milano calibro 9, La mala ordina, Il boss) tentò di ritoccare il genere con qualche lavoro un minimo fuori dai binari, come Il poliziotto è marcio, Colpo in canna o ancora questo Gli amici di Nick Hezard. Qui l'ispirazione viene da La stangata (George Roy Hill, 1973) e il racconto di un'ingegnosa truffa (come nella pellicola americana) viene a scorrere parallelamente a quello, molto più consono al nostro cinema, della vendetta personale. Ma senza bisogno di ricorrere, per una volta, a un bagno di sangue. Soggetto e sceneggiatura sono di Alberto Silvestri, che limitò la sua esperienza nel cinema a una decina di anni o poco più, ma in quel periodo scrisse davvero parecchio: per esempio mise la firma anche per Yuppi du di Celentano, Il provinciale di Salce e per qualche commediola figlia di quei tempi (L'onorevole con l'amante sotto il letto, Ricchi, ricchissimi... praticamente in mutande). Nick Hezard non è sicuramente uno dei titoli più apprezzati (nè apprezzabili) di Di Leo, ma ha un buon ritmo, una costruzione narrativa sufficientemente accurata e, se si esclude il protagonista Luc Merenda (come sempre un po' traballante), può vantare un discreto cast, nel quale compaiono fra gli altri i nomi di Gabriele Ferzetti, Lee J. Cobb, Isabella Biagini, Dagmar Lassander, Mario Pisu, Luciana Pauluzzi e Valentina Cortese. Una nota piacevole è infine quella della colonna sonora di Bacalov: neppure questa è una novità. 4/10.
Il delinquentello Nick Hezard deve vendicare l'assassinio di un suo amico; risale al probabile mandante, un affarista malavitoso senza scrupoli, e ai suoi danni organizza una truffa multimiliardaria con beffa finale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta