Regia di Terence Fisher vedi scheda film
Ultimo capitolo di una saga leggendaria,creata nel lontano 1956 dallo stesso
Fisher in collaborazione con James Sangsters e la partecipazione di un perfetto
Peter Cushing.Qui Fisher,dopo tre lunghi anni di inattività forzata,riprende
per l'ultima volta la storia del celebre Barone e,dopo lo splendido,magnifico
"Distruggete Frankestein" ne fà una sorta di appendice o nota a piè di pagina,
comunque molto bella.Tutto girato all'interno di un manicomio dove i pazzi
sembrano i piu'sani e i sani i pazzi,è un opera triste,malinconica,dove aleggia
su tutto la sensazione che l'avventura sia giunta al capolinea,che non vi sarà
un altro ritorno.Peter Cushing,sempre piu'magro,interpreta il ruolo del Barone
con la consueta grinta e freddezza,ma anche con la disillusione di un uomo che
ha alle spalle molti fallimenti e un futuro incerto.Molto valido anche il cast
di contorno,con Briant e Jones su tutti.In definitiva un ottimo film.
Il giovane dottore Simon Helder,sorpreso dalla polizia a sezionare un cadavere nell'intento di ripetere gli esperimenti del Barone Frankestein,è arrestato e condannato a passare il resto dei suoi giorni in un manicomio.Qui scopre che il dottore del manicomio è,in realta,il Barone Frankestein e che questi ha il controllo assoluto della struttura.Helder viene cosi coinvolto nella nuova impresa del Barone:ricreare un essere umano.
Buona.
Niente.
Ultima apparizione del celebre attore inglese nei panni del Barone Frankestein e nuova grande prova.Ormai anziano e disilluso,il Barone non riesce proprio a rassegnarsi e vivere una vita tranquilla ma,al contrario,tenta di ripetere il suo esperimento di ricreare la vita,fallendo nuovamente.Ma,come la scena finale lascia intuire,mai domo.La prima apparizione del Barone tra un turbinio di malati è agghiacciante.Cushing esemplare.
Molto bravo nei panni del giovane Helder.
Ultima regia di un vero e proprio maestro del genere.Perfetta come al solito.
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