Regia di Dino Risi vedi scheda film
Un americano, che era passato da Napoli durante la Guerra, vi torna in compagnia di due complici col progetto di trafugare l'ingente tesoro di San Gennaro. Per portare a termine la missione, essi hanno comunque bisogno dell'aiuto di manovalanza locale e si rivolgono al boss Don Vincenzo, temporaneamente e comodamente custodito a Poggio Reale, perché indichi loro le persone giuste. La scelta ricadrà sul guappetto Dudù, abile borseggiatore, e sulla sua scalcinata banda. Ma il vero problema che gli americani dovranno affrontare è la napoletanità dei loro compagni di affari...
Dino Risi si diverte a mettere in scena la vita di Napoli, fra folklore, miti e superstizioni. La commedia ha un tono farsesco, pur mantenendo una certa suspence per l'esito finale.
Tra feste di nozze che ostacolano la rapina (la durata del "torno fra un minuto" a Napoli è molto aleatoria), faticose penetrazioni in luoghi ritenuti inaccessibili da cui però si può entrare anche da una porta lasciata aperta per dimenticanza, segreti sul colpo che gli abitanti dei "vicoli" vengono a conoscere come per magia, il Regista disegna un ritratto della città partenopea misto di curiosità, ammirazione e divertimento.
Forse anche troppo: quando si sdogana anche la situazione di (piccola?) criminalità come fenomeno di costume, il pericolo è di giocare con gli stereotipi, se non di sottovalutare il fenomeno...
Al film partecipa con un ruolo tutto sommato marginale anche Totò, ormai quasi cieco, che viene doppiato completamente da Carlo Croccolo.
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