Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Antonio (Marcello Mastroianni), figlio di un militare in congedo (Pierre Brasseur), è ambito da molte femmine di Catania per la sua bellezza. Sposatosi con Barbara (Claudia Cardinale), dopo più di un anno i due non riescono ad avere figli e il padre di lei, un facoltoso notaio con un consistente patrimonio finanziario, chiede l'annullamento alla Sacra Rota. La "fama" di Antonio verrà salvata dalla servetta di casa, mentre il padre, per dimostrare la quantità di testosterone a disposizione della sua genia, muore deliberatamente consumando le sua ultime energie in un bordello.
Tratta dal romanzo omonimo di Vitaliano Brancati, la sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini e Gino Visentini sposta l'ambientazione dall'epoca del fascismo agli anni Cinquanta, mettendo a fuoco l'ipocrisia collettiva contrapposta dialetticamente alla recalcitranza di un personaggio come Antonio, che non potrebbe essere più avulso dalla cultura alla quale appartiene. La bella Barbara è più preoccupata dalla possibilità di un secondo matrimonio con un miliardario, il padre di Antonio dalla salvaguardia della leggendaria virilità della famiglia, la servetta dall'occasione di un'improvvisa quanto rapida ascesa sociale. Toni cupi, fotografia bellissima e contrastata e la recitazione tutta in levare di Mastroianni, contornato da un Pierre Brasseur da antologia e da una Rina Morelli (nella parte della madre) che avrebbe dovuto avere un posto fisso sul grande schermo fanno del film di Bolognini uno dei suoi migliori saggi di regia. Vela d'oro al Festival di Locarno.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta