Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Ricevuta una mappa che conferisce al suo possessore il diritto sulle terre di Aurocastro delle Puglie, Brancaleone (Vittorio Gassman) parte col suo esercito microscopico di soldati scalcinati alla volta della meta prefissa. Dopo le vicissitudini del viaggio, arrivato sul posto Brancaleone trova i Saladini che vorrebbero impalarlo con i suoi. Viene salvato dal legittimo possessore di quelle terre, sta per essere ucciso di nuovo quando un predicatore (Enrico Maria Salerno), incitando tutti alla carità cristiana, unisce vincitori e vinti alla volta delle crociate, apparecchiando così un seguito al film (Brancaleone alle crociate).
Il film scritto da Age, Scarpelli e Monicelli fece epoca: non soltanto perché la locuzione "armata Brancaleone" entrò nel linguaggio corrente, ma anche per quel molto di inventiva che sotto il profilo linguistico (un finto latino volgare) e avventuroso (le guerre medievali viste in chiave grottesca) seppe raccontare. È però la struttura sfilacciata ed episodica del racconto a farlo apparire complessivamente debole e meno meritevole degli onori che ha ricevuto.
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