La recensione su Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta

Qua la vita a Paperopoli è un gran ballo! Corri, voli in aeroplano, ma che sballo! Storie di paperi, ma che bei paperi...DUCKTALES! Woo-oo! Ogni giorno c'è una nuova storia, woo-oo! Misteriosa, paperosa...DuckTales! Woo-oo! Fai attenzione! C'è qualcuno...alle spalle che ti spia! Non aver paura, sono...DuckTales! Woo-oo! Personaggi strabilianti...DuckTales! Woo-oo! Grandi storie, divertenti...DuckTales! Woo-oo! Le favole più belle sono DuckTales! WOO-OO! Madonna ragazzi che nostalgia, era il 1987 quando uscì in tv per la prima volta questa stupenda serie. Dovetti aspettare quasi un altro decennio per venire alla luce, ma non altrettanto per venire a conoscenza di DuckTales! E come se non attraverso questo bellissimo film della mia infanzia? Oggi che siamo nel 2021 mi ritrovo a vedere con estremo piacere il reboot della serie originale, iniziato nel 2017 a 30 anni esatti di distanza dal punto di partenza e che terminerà a metà marzo di quest'anno, una delle serie animate più belle che io abbia mai visto e uno dei pochissimi remake in grado non solo di eguagliare ma addirittura di superare l'originale. E allora quale modo migliore di accomiatarsi da questa nuova, fantastica avventura se non tornando sul luogo del delitto, là dove tutto per me fu cominciato? "Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta" (uscito al cinema nel 1990 come anticipazione della quarta e ultima stagione della serie originale, conclusasi lo stesso anno) è uno dei film che più ho amato da pischello e dei quali ho consumato la videocassetta. A metà strada tra "Indiana Jones" e "Il genio della lampada", lo spin-off della serie è un gioiello del cinema per ragazzi, con i nostri paperi preferiti alle prese con una lampada magica bramata sia dal solito adorabilmente taccagno Zio Paperone sia dal tetro mago Merlock (doppiato in lingua originale da Christopher Lloyd, uno dei cattivi disneyani più deliziosamente malvagi) e dal suo servitore fifone Dijon, la quale cela al proprio interno un simpatico genietto che non tarderà a fare amicizia con Qui, Quo e Qua e con la loro amichetta Gaia. Tra gag divertenti, avventure mozzafiato e momenti più emotivamente maturi, i nostri dovranno impedire a Merlock di impossessarsi del potere della lampada e Paperone dovrà decidere se continuare a perseguire il proprio interesse personale o rinunciare al tesoro per fare la cosa giusta.

Ormai alla soglia del quarto di secolo inizio a rendermi conto che gli anni migliori della mia vita sono alle mie spalle, quegli anni felici e spensierati in cui potevo girare da solo in un bosco e pretendere di trovarmi in qualche bizzarra avventura, in cui divoravo storie d'avventura per ragazzi come "I tre moschettieri", "L'isola del tesoro", "L'Odissea" e "Ventimila leghe sotto i mari", in cui guardavo e riguardavo senza stancarmi mai classici come "Robin Hood", "Gli aristogatti", "Il libro della giungla" e "La spada nella roccia", in cui potevo fare a meno di tutte queste responsabilità, di tutta questa serietà , di questa corsa all'autorealizzazione che mi appare sempre più come un vicolo cieco, di questa vita da adulto che non è affatto una vita, ma semplice routine. Ah, com'è brutto smettere di vedere il mondo con gli occhi pieni di meraviglia di un bambino, affogare nel cinismo e nella frustrazione dell'età adulta senza più potersi sentire liberi. Sì, libertà, ecco che cosa mi manca di quegli anni adorati e limpidi che ricorderò sempre con affetto e nostalgia. E concedendomi ogni tanto qualche assaggio di quella vita felice che nonostante tutto conservo ancora dentro di me.