Regia di King Vidor vedi scheda film
Si può discutere sulla posizione ideologica di questo film specie quanto all'immagine che dà degli indiani, ma non, credo, sul fatto che sia una bel film di avventura come non se ne fanno più. E' un tipico prodotto di quella Hollywood classica che trovava la quadratura del cerchio tra qualità artistica, esigenze commerciali, e intrattenimento. Oltre a questo, va segnalato come il film sia girato tutto in esterni, nella natura più selvaggia e incontaminata, e questo in anni dove si faceva volentieri uso dei teatri di posa anche per le scene all'aperto.
Il regista guida la lunga e movimentata vicenda con mano sicura, così come gli sceneggiatori, e i molti interpreti collaborano egregiamente. Su tutti svetta l'intrepido e indomito Spencer Tracy, al quale comunque il regista assegna un momento di dubbio e debolezza (quando il reggimento è tormentato dalla fame). Altro elemento da segnalare è che gli attori vengono fatti recitare anche sporchi e con la barba lunga, come è verosimile nelle circostanze in cui si svolge l'azione. Non sempre Hollywood ha avuto questo coraggio.
Quanto alla visione degli indiani, cosa volete, pesa una certa retorica yankee che non va troppo per il sottile, e che all'epoca era praticamente l'immagine ufficiale dei pellerossa. Va comunque anche ravvisato un certo tentativo del regista di stemperarla e sfrondarla un un po', sicché non si può parlare di visione manichea di bianchi e indiani. Vengono infatti mostrati gli eccessi violenti di alcuni soldati e anche la ripugnanza di altri per la violenza a cui dovevano assistere e partecipare. Viene anche detto nei dialoghi che "in quella zona non ci sono tribù indiane ostili e pericolose". Insomma, King Widor ha fatto quel che poteva, pur rispettando "l'orotodossia".
Tra l'altro questo film mi era rimasto impresso da quando lo vidi da bambino, tale è la sua carica spettacolare e la sua forza. Due le scene che ricordavo come fosse ieri: il mitico guado del fiume, e la "minestra" bollita in una specie di pentola incavata nel terreno con miseri ingredienti, da una torma di uomini affamati.
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