Regia di King Vidor vedi scheda film
Il titolo promette una vicenda avventurosa che sarebbe invece dovuta maturare in una pellicola successiva, mai realizzata. Resta comunque un buon western con un grande Spencer Tracy.
Un western in parte anomalo questo di Vidor, che racconta un episodio per certi versi pionieristico (siamo nella seconda metà del '700) di un gruppo di uomini non solo alle prese con gli immancabili indiani, di cui faranno brutale strage, ma anche con un risvolto avventuroso richiamato dal titolo stesso: la ricerca del mitico passaggio a Nord-Ovest in grado di far passare dalla sponda atlantica a quella pacifica. Gli ostacoli saranno molteplici, dalle truppe francesi (nel futuro Canada) sulle loro tracce alle avversità incontrate durante il percorso (epici, al riguardo, gli episodi del trascinamento delle barche in cima ad una collina cosi' come quella della catena umana per guadare un fiume in piena). Un giovane Spencer Tracy in gran forma è il Maggiore alla guida di un manipolo di rangers valorosi, uomo rude e di poche parole che però tutti i suoi uomini rispettano profondamente. Un film valido, senza particolari guizzi, dove l'unica pecca è in qualche modo dedicare uno spazio decisamente risibile a quello che è il richiamo del titolo (oggetto invece di un secondo futuro film che però non venne mai realizzato) e che farebbe invece pensare di trovarsi davanti ad un film di avventura più che del classico genere western.
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