Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Come pellicola non è un granché. Si sente troppo la satira di grana grossa di Castellani e Pipolo ed il prodotto è venduto riciclando gag, personaggi e attori dei primi due "Fantozzi". Tuttavia, volendo guardare oltre, la mano di Salce traspare in alcune punzecchiature sulla società italiana che compensano l'eccessiva stereotipizzazione del movimento del settantasette. Attualissimo il messaggio finale, di notevole precocità per l'epoca degli anni di piombo: qui sta forse l'innovatività dell'esperimento, trasmettere un messaggio culturale alto riuscendo, attraverso un linguaggio molto accessibile, ad arrivare alla gente comune. Resta poi da capire quanto la confezione prevalga sul contenuto. Ma il film, nel cuo complesso, rimane assai inferiore agli standard del regista.
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