Regia di Maurizio Nichetti vedi scheda film
Discreto film, che vede convivere buone qualità con elementi meno riusciti, tanto che è abbastanza facile distinguere le due categorie. Di bello c'è la satira del mondo della TV, il pessimo trattamento che riserva ai film (nel 1989, e oggi?), il personaggio di Claudio Fava e gli altri nella parte di se stessi, il ritratto delle famiglie moderne, il bambino che va a gattoni e tocca tutto quello che c'è di pericoloso. Di non riuscito c'è secondo me l'imitazione del neorealismo, che va a segno solo in alcune inquadrature, come il padre e il figlio che camminano sconsolati per il marciapiede; il resto è solo scimiottato. Non sempre indovinati sono i passaggi tra presente e passato, che a volte sono artefatti e ripetitivi (a parte quello dove attraversano la strada correndo e si trovano direttamente nel presente). In complesso, comunque, si lascia guardare volentieri, e poi fa piacere rivedere il clima e l'ambiente degli anni '80, gli spot più famosi e i loro personaggi. Claudio Fava, in particolare, che interpreta con ironia la parte di se stesso, mi ricorda con nostalgia le sue rassegne di film di “Cinema di notte” (su Raidue, altri tempi...). Simpatico anche Ernesto Calindri.
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