Mentre in uno studio televisivo avviene un colto dibattito su un film girato "alla maniera" del neorealismo, sul televisore di una famigliola di teledipendenti iniziano ad avvenire strani scambi tra film e pubblicità, tra realtà e finzione, senza che nessuno se ne accorga. Nell'omologazione generale, nella "marmellata catodica" che si spande ogni giorno dal piccolo schermo ognuno può trovare ciò che vuole. Intelligente film sulla stupidità televisiva e divertente pastiche che si vanta di essere la prima pellicola ad autointerrompersi con gli spot. Un inedito Nichetti senza baffi è, come sempre, regista e attore: regista del film e attore nei panni del regista e dell'interprete del film nel film!
Il film si dichiara "Il primo che interrompe la pubblicità". Molto più sottile di quanto non dica la recensione che "la pellicola si autointerrompe con gli spot"
Nichetti quanto mi manchi ! Quello spirito surreale che ti porta via con se, in un mondo parallelo e fantastico fatto di trovate geniali e spontanee, lasciando libero corso alla fantasia senza impedimenti manieristici né autocensure critiche. Di tutti i suoi film questo viene, giustamente , considerato il migliore. L'idea di base di girare una storia tipicamente neorealista , che si svolge… leggi tutto
Ladri di saponette è un omaggio al capolavoro di De Sica, ma anche al cinema italiano di quegli anni, così povero di mezzi eppure tanto grande nei contenuti. Il neorealismo alla fine degli anni '80 è un ricordo davvero lontano, sbiadito come il bianco e nero che lo caratterizza, ma è soprattutto in relazione all'avvento delle televisioni cosiddette commerciali che… leggi tutto
Nichetti è sempre stato abile nel sovvertire le regole canoniche e gli schemi più collaudati nella sua pur breve opera di regista. Non fa eccezione "Ladri di saponette", dove è protagonista di una sorta di meta-cinema trovandosi ad agire su due piani paralleli (il film in bianco e nero che fa il verso al neorealismo di "Ladri di biciclette", e la contemporaneità di un…
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Commenti (7) vedi tutti
Strampalata cinematografica.
commento di gruvierazL'idea è abbastanza originale, e il livello di provocazione apprezzabile. Certe trovate meno geniali si possono perdonare. 7
commento di putrellaDopo i suoi primi due notevoli film, Nichetti ha collezionato una delusione dopo l'altra.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiIl film si dichiara "Il primo che interrompe la pubblicità". Molto più sottile di quanto non dica la recensione che "la pellicola si autointerrompe con gli spot"
commento di Michele Pezza da ItriVoto 6. [22.10.2011]
commento di PPSimpatico e significativo, ma un po' noioso.
commento di Utente rimosso (metallopesante)Eccellente intreccio con il film di De Sica, dal quale sa estrarre i contenuti drammatici, con la parodia della modernita'.
commento di Linux575