Regia di Jack Gold vedi scheda film
Il piccolo Lord è un "piccolo" spaccato del mondo anglo-americano, che mette a confronto le differenze sociali delle due nazioni: il disordine di un’America democratica tutta da costruire e l’antica compostezza della nobiltà inglese. Lo scopo è quello di celebrare la straripante bontà del “nuovo” che inietta nuova linfa nelle vene del “vecchio”. Il resto si abbandona al sentimentalismo retorico di facile trasporto. L’unico personaggio autentico mi sembra essere la madre del bambino (la bella Connie Booth, che non a caso è psicoterapista anche nella vita), nel cui ruolo fornisce un sincero esempio di altruismo e di umana lealtà. Debolissimo e del tutto accessorio, invece, l'intervento della madre rivale, che tenta invano di smuovere le acque di un mare troppo piatto.
Ingenuo ma gradevole. Due stelle e mezzo.
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