Regia di Tim Burton vedi scheda film
I giovani coniugi Adam e Barbara Maitland muoiono a causa di un incidente automobilistico. Le loro anime si ritrovano bloccate all'interno della grande casa che hanno felicemente abitato in vita. Si abituano rapidamente alla loro nuova condizione; del resto, sono affezionati al quello che per breve tempo è stato il loro nido d'amore. La loro routine è però sconvolta dall'arrivo della famiglia dei Deetz, i nuovi proprietari della casa, eccentrici newyorkesi. Charles Deetz, agente immobiliare vittima di un esaurimento nervoso, s'innamora della magione nello stato in cui la trova; la moglie Delia, mediocre artista, è insoddisfatta della nuova sistemazione e vorrebbe apportare modifiche importanti all'immobile; Lydia, figlia di Charles, è una dark disillusa e sfiduciata, a dispetto della giovane età. A loro seguito giunge Otho, un traffichino ed avido amico di Delia. I Maitland vorrebbero sfruttare la loro essenza di spiriti per terrorizzare i Deetz ed indurli ad abbandonare l'abitazione, ma i nuovi inquilini, "malati" di materialismo, non s'impressionano facilmente. Solo Betelgeuse, l'"esorcista dei vivi", può aiutare Adam e Barbara ! Tra le prime opere di Tim Burton c'è questa favola nera, una commedia dalle sfumature horror, in grado di far ridere, riflettere, commuovere lo spettatore. Benchè senza dubbio personaggio singolare, per le sue sfrontatezza e stravaganza, il protagonista del racconto non è Betelgeuse / Beetlejuice. Sono Adam e Barbara, due giovani sposi passati prematuramente a miglior vita. Nonostante l'assenza di figli, unica ombra nella loro relazione, i due sono felici di ciò che sono e ciò che hanno. Persone semplici, che conducono una vita essenziale e serena nella loro grande casa immersa in un contesto agreste. Lo stare insieme rende perfettamente sopportabile la loro condizione di morti, in un aldilà quasi consolatorio, essendo stato immaginato dallo sceneggiatore come molto simile al nostro mondo, per come è organizzata la sua "società" e la relativa burocrazia. Alla coppia è concesso di vivere, senza possibilità di abbandonarla, nella casa che le è familiare. I guai iniziano con l'arrivo dei Deetz. I loro connotati negativi non sono generati da un'indole malvagia. Essi sono figli della contemporaneità del regista; avidi, tronfi, egoisti, nevrotici, profondamente materialisti. Inizialmente non hanno possibilità di vedere gli spiriti dei due trapassati; non credono nel sovrannaturale. Successivamente, di fronte ad inequivocabili prove, non possono negare la sua esistenza. Ma non ne sono in alcun modo spaventati; studiano anzi come ricavare denaro dalla presenza delle anime dei due sventurati. Li può vedere, sin dal momento del suo arrivo, Lydia Deetz, un'adolescente afflitta dal "mal di vivere". Resa caustica e priva di speranze nel futuro da anni di vita a contatto con il parentame sopra descritto, rimane non tanto spaventata, quanto incuriosita dall'incontro con i fantasmi dei Maitland. Vorrebbe essere al loro posto; la coppia l'invita a deporre l'insano desiderio. L'intervento di Betelgeuse, chiamato nel suo ruolo di estrema risorsa per scacciare di Deetz, nonostante chi, del mondo dell'aldilà, lo conosca, non abbia stima di lui - ed a ragione poichè mosso da un oscuro secondo fine - genera un gran caos che si conclude positivamente. L'epilogo mostra l'inizio di una convivenza più o meno pacifica tra i vivi ed i morti, i primi "ridimensionati" nelle loro pretese, i secondi, già rassegnati alla loro sorte, rasserenati anche dal buon rapporto costruito con Lydia, la quale diventa un po' quella figlia che in vita è loro mancata. L'istrionico spiritello Betelgeuse / Beetlejuice è interpretato da Michael Keaton. Alec Baldwin e Geena Davis sono Adam e Barbara Maitland, dai modi gentili, un po' malinconici. Jeffrey Jones è Charles Deetz. Una giovanissima Winona Ryder interpreta l'adolescente dark Lydia. Il film è caratterizzato da un buon ritmo ed una valida colonna sonora (memorabile la sequenza della "possessione" al ritmo del Day-O). Dopo lo sfortunato incidente che causa la morte dei Maitland, la narrazione alterna le fasi dell'arrivo dei Deetz a sequenze che mostrano l'aldilà ed i suoi strambi abitatori. Scenografie, colori intensi, effetti speciali - rudimentali secondo gli standard odierni - conferiscono un sapore favolistico al racconto; benchè il film sia una commedia, gli artifizi di Betelgeuse qualche piccolo brivido sono in grado di procurarlo. Si ride, di fronte alle intemperanze dello spiritello, invero molto "umano" nei vizi e nell'espressività. E si riflette. L'aldilà immaginato dallo sceneggiatore presenta connotati negativi del suo presente, quali, ad esempio, una burocrazia ossessiva e sfiancante; è una ricostruzione "consolatoria", oppure ci vuol dire che per certi versi è la nostra realtà, ad essere mortale ? Di certo, non risparmia critiche ad essa. La famiglia Deetz reca con sè un bel po' dei mali di essa. Infine, ci si commuove. Impossibile, non farlo, di fronte alla vicenda dei Maitland, uniti in vita ed in morte, sempre innamorati e pronti a condividere, in compagnia l'uno dell'altra, un medesimo destino. "Beetlejuice - Spiritello Porcello" è un ottimo film, fantastico ma con stretti legami con la realtà; è una prova delle notevoli capacità espressive che Tim Burton ha saputo valorizzare nelle opere successive.
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