Siamo nel 1943, sul fronte russo; i tedeschi tentano di resistere all'avanzata sovietica. Il capitano Stransky è un aristocratico, che vorrebbe ottenere la croce di ferro al valor militare senza meritarla. Il valoroso caporale Steiner ostacola i suoi tentativi e per questo viene abbandonato con la sua pattuglia di fronte all'offensiva nemica.
Note
Per Peckinpah gli eroi sono i perdenti, dunque i tedeschi, e il migliore di tutti ha il volto appuntito e l'andatura dinoccolata di James Coburn. La guerra è solo un inferno di carne a brandelli e di nessuna morale: tanto vale morire ridendoci sopra.
La guerra puzza di potere. Non c'è morale che tenga, solo un prestigio fasullo da appuntarsi sul petto. E il disincanto cresce, nelle trincee che ospitano carne umana votata al macello. Chi spara per primo può solo prolungare l'agonia. Si finisce per simpatizzare per un tedesco. Perché al mondo di carogne ce n'è sempre di peggiori. Grande Sam.
Gran brutto film, sgradevole, folle e mal congegnato. Cast sprecato. Più che un film di guerra è un film su pazzi sadici votati al massacro, come gli spettatori che si incaponiscono a guardarlo sino in fondo (esperienza autobiografica) perchè "è di Peckinpah". Bè, Peckinpah ha fatto dei bei film, ma western, non bellici, e non certo questo.
"Non gioite della sua sconfitta, uomini. Perché anche se il mondo si è alzato e ha fermato il bastardo, la cagna che lo annoia è di nuovo in calore." Bertolt Brecht
Formidabile l'Intro del Film con la commistione tra la canzoncina per bambini ( Enschen Klein ?) ,le Marce del terzo Reich è gli spari delle armi. Bella la scena dell'incubo di Steiner all'ospedale. Il Rallenty di Peckinpah è un marchio di fabbrica. I grandi attori Mason, Coburn , Schell con la faccia giusta per il 1943. Erano già nati.
bellissimo film sulla seconda guerra mondiale doveper la prima volta i protagonisti sono i tedeschi, sempre visti come nemici. sicuramente è uno deimigliri titoli girati da Peckinpah.
La guerra, secondo Peckinpah, è essenzialmente follia e sangue. La follia di rincorrere a qualsiasi costo una (inutile) onorificenza da appuntarsi sul petto per le sciocche sfilate ochesche di militari impettiti o per continuare la tradizione familiare e non sfigurare nel “Valhalla” eroico dei propri antenati germanici, scalando di conseguenza la gerarchia del Reich. E il… leggi tutto
Discorsi un pò assurdi e difficili da capire, quando l'ufficiale in comando approfondisce i fatti del attacco russo respinto. Anche nel resto del film, spesso, non lesinano a discorsi quanto meno "curiosi" e, qualche volta, un pò ostici da capire... Azioni da Commando un pò troppo... silenziose... per essere realistiche... La figura di questo pseudo-eroe è alquanto… leggi tutto
Gran brutto film, sgradevole, folle e mal congegnato. Cast sprecato. Più che un film di guerra è un film su pazzi sadici votati al massacro, come gli spettatori che si incaponiscono a guardarlo sino in fondo (esperienza autobiografica) perchè "è di Peckinpah". Bè, Peckinpah ha fatto dei bei film, ma western, non bellici, e non certo questo. Per… leggi tutto
Seconda Guerra Mondiale, anno 1943, Fronte Orientale, fortificazioni tedesche. Il capitano Stransky, palesemente inetto e pavido, giunge nella zona dei combattimenti con l'unico scopo di guadagnare la decorazione della "croce di ferro", che gli varrebbe il rispetto da parte dei familiari, di nobile origine. Coglie una buona occasione per avvicinarsi al suo scopo, al raggiungimento del quale si…
Violentissimo war movie siglato Peckinpah, tutto giocato sulle spettacolari scene d'azione e i dialoghi fulminanti di matrice eversiva. Peckinpah porta in scena una sceneggiatura scritta a sei mani, tratta da un romanzo del 1957 di Will Henrich, dotata di pochi sviluppi narrativi, ma assai ben costruita per quel che concerne la caratterizzazione dei personaggi. Protagonista…
Gran brutto film, sgradevole, folle e mal congegnato. Cast sprecato. Più che un film di guerra è un film su pazzi sadici votati al massacro, come gli spettatori che si incaponiscono a guardarlo sino in fondo (esperienza autobiografica) perchè "è di Peckinpah". Bè, Peckinpah ha fatto dei bei film, ma western, non bellici, e non certo questo. Per…
Unica incursione del grande Sam Peckinpah nel war-movie, LA CROCE DI FERRO e' anche la seconda pellicola realizzata dal regista in Europa, dopo il controverso e discusso CANE DI PAGLIA. In questa seconda occasione gira in Jugoslavia una co-produzione tra Gran Bretagna e la all'ora Republica Federale Tedesca. Peckinpah si avvale di un cast prestigioso e da vita a un film bellico piuttosto…
Un bel film che alla fine si rivela essere contro un po' tutte le guerre, sempre folli ed insensate. Rimane comunque il monito di Bertolt Brecht: "Non gioite della sua sconfitta, uomini. Perché anche se il mondo si è alzato e ha fermato il bastardo, la cagna che lo annoia è di nuovo in calore."
Visto il numero spaventoso di conflitti 'democratici' che ci assediano…
Ci voleva proprio il vecchio Sam Peckinpah per farmi simpatizzare per i soldati dell'esercito tedesco ... Infatti , nonostante sia una produzione americana , questa pellicola manca di tutta la classica propaganda tipica dei war movie a stelle e strisce ( forse anche per questo è quasi scomparsa dalla circolazione ! ) . Si è praticamente costretti a schierarsi con questi umili…
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Commenti (8) vedi tutti
La guerra puzza di potere. Non c'è morale che tenga, solo un prestigio fasullo da appuntarsi sul petto. E il disincanto cresce, nelle trincee che ospitano carne umana votata al macello. Chi spara per primo può solo prolungare l'agonia. Si finisce per simpatizzare per un tedesco. Perché al mondo di carogne ce n'è sempre di peggiori. Grande Sam.
commento di Peppe ComuneMolto istruttivo
commento di FabriMarteGran brutto film, sgradevole, folle e mal congegnato. Cast sprecato. Più che un film di guerra è un film su pazzi sadici votati al massacro, come gli spettatori che si incaponiscono a guardarlo sino in fondo (esperienza autobiografica) perchè "è di Peckinpah". Bè, Peckinpah ha fatto dei bei film, ma western, non bellici, e non certo questo.
leggi la recensione completa di genoanoNon avrei mai pensato di poter simpatizzare per i crucchi ...
leggi la recensione completa di daniele64"Non gioite della sua sconfitta, uomini. Perché anche se il mondo si è alzato e ha fermato il bastardo, la cagna che lo annoia è di nuovo in calore." Bertolt Brecht
leggi la recensione completa di BradyFormidabile l'Intro del Film con la commistione tra la canzoncina per bambini ( Enschen Klein ?) ,le Marce del terzo Reich è gli spari delle armi. Bella la scena dell'incubo di Steiner all'ospedale. Il Rallenty di Peckinpah è un marchio di fabbrica. I grandi attori Mason, Coburn , Schell con la faccia giusta per il 1943. Erano già nati.
commento di blualberto1966bellissimo film sulla seconda guerra mondiale doveper la prima volta i protagonisti sono i tedeschi, sempre visti come nemici. sicuramente è uno deimigliri titoli girati da Peckinpah.
commento di Cipolla Coltgran film di guerra con scene spettacolari e di impressionante realismo
commento di wang yu