Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film
Da un autore ruvido come il buon vecchio Sam Peckinpah che spesso ha toccato vette insospettate di ferocia nichilista non ci si aspetta un western dai toni spesso elegiaci e nostalgici come Junior Bonner(come al solito il titolista italiano ha dato il peggio di sè perchè il termine buscadero con quello che fa Junior Bonner non c'entra assolutamente nulla).Junior è un campione di rodeo figlio di un ex campione di rodeo prodigo di sogni impossibili.E ha anche un fratello che sta facendo soldi a palate con l'edilizia e che vorrebbe cooptarlo per la sua attività.Junior però è un randagio un po'come il cagnaccio che si porta detro il padre che o ti lecca la mano o te la stacca.Junior è un campione per i frequentatori di rodeo ma è un perdente cronico nella vita,incapace di mettere radici,incapace persino di consumare un breve incontro durante la scazzottata al saloon.La nostalgia la fa da padrona,emerge il rimpianto nei dialoghi tra il padre e Junior(non si può essere tutti vincitori,qualcuno deve tenere pur fermi i cavalli,gli dice il padre).Il western ormai ha smesso di raccontare di frontiere o forse quella del rodeo è l'ultima di queste frontiere,una sorta di isola fuori dal tempo frequentata da visitatori fuori dal tempo.L'ironia da saloon diventa amara come la visione della vita di chi comincia ad accorgersi di aver bevuto un bicchiere di troppo.E per risolvere tutto meglio un omerica scazzottata.Sono bellissime le sequenze del rodeo,la competizione con gli animali.Junior sarà ancora una volta sotto i riflettori ma leva lo stesso le tende,lui e il suo cavallo.Non prima di aver regalato l''ultmo sogno impossibile al suo adorato padre.
un film insolito nella sua filmografia,tenero e nostalgico allo stesso tempo
un mito come al solito
attore di bravura sopraffina
brava
non male
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