Regia di Terence Fisher vedi scheda film
Una buona rivisitazione cinematografica del mito di Dracula liberamente ispirata al romanzo di Bram Stoker. Certo, a vederla oggi può sembrare datata e stilisticamente molto diversa dai lungometraggi moderni, ma non significa che sia un male, anzi. Guardando per esempio film come Van Helsing, Dracula's Legacy, Dracula le origini, Twilight ecc. ricchi di melensaggini e di effetti speciali spesso da videogame, il Dracula di Christopher Lee è oro puro al confronto perchè può vantare una certa classe e raffinatezza. La trama è scorrevole, abbastanza avvincente e la tensione si lascia notare sottilmente attraverso vari elementi: i luoghi sinistri e cupi; le inquietanti inquadrature delle bare sia quando sono vuote, sia quando riprendono in primo piano i volti esangui dei vampiri mentre riposano; il sangue che trabocca dalle loro labbra dopo un morso e il lento spuntare dei loro denti aguzzi; i primi piani che riprendono i segni dei loro morsi; lo sguardo spesso eccitato delle loro vittime che ormai fuori di sè, non aspettano altro che continuare ad essere morse; gli effetti speciali inquietanti (più di tutti quelli della sequenza in cui Dracula si polverizza) ed ancora, una colonna sonora suggestiva che si fa risoluta proprio nei momenti più intimidatori che spesso sono anche semplicemente visivi. A volte, perfino le sequenze silenziose risultano quelle più affascinanti e critiche. Lee poi, in questo caso, anche quando rimane muto riesce ad incutere soggezione attraverso il suo sguardo.
Essendo uno tra i primi film su Dracula questo, è sicuramente anche uno fra i migliori della sua epoca e non solo. Forse, solamente i lungometraggi di John Badham e di Francis Ford Coppola sono un po' più approfonditi.
Ha svolto un lavoro degno di attenzione.
Un vampiro perfettamente inquietante e suggestivo.
Bravo e convincente.
Bravissima ed intensa.
Ottima ed incisiva.
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